Durante la puntata di ieri, il programma Chi l’ha visto si è occupata del caso di Francesco Pontone raccogliendo l’accorato appello dei familiari affinché si indaghi a fondo su quanto accaduto al ragazzo, ipotizzando uno scenario in cui il giovane sarebbe stato ferocemente picchiato: un episodio che – secondo la madre e il padre – potrebbe legarsi alla morte di Francesco Pontone, dovuta (almeno apparentemente) ad un incidente automobilistico nel quale ha perso il controllo del suo scooter cadendo a terra e procurandosi lesioni incompatibili con vita.



L’unica certezza che abbiamo – almeno per ora – sul caso è che la sera in cui è morto Francesco Pontone era uscito (come di consueto) con alcuni amici, indirizzandosi verso casa a bordo del suo scooter attorno all’una di notte: dopo qualche minuto, però, il 17enne ha perso il controllo del veicolo, impattando a terra e facendosi trovare – in condizioni né gravi, né critiche – qualche minuto più tardi dai suoi amici. In ospedale – però – il ragazzo inizia a lamentare forti dolori al fianco e il suo quadro clinico di aggrava rapidamente fino all’inevitabile decesso che (si scoprirà più tardi) era collegato ad un’emorragia interna.



Francesco Pontone: la versione dei genitori sul presunto pestaggio del 17enne

Secondo la famiglia la caduta di Francesco Pontone presenterebbe alcuni elementi di dubbio legati – spiega il padre a Chi l’ha visto – soprattutto “all’occhio livido e ad una ferita sul volto che non sembrava essere compatibile con la caduta dallo scooter”, ricordando peraltro che “la moto non si fatta quasi nulla” in un incidente che non aveva alcuna caratteristica per rivelarsi fatale; e mentre lui – spiega la madre – “diceva di non ricordarsi nulla” dell’accaduto, nei giorni successivi hanno iniziato a circolare voci (poi confermate da alcuni testimoni alla trasmissione di Rai 3) su di un presunto litigio con alcuni ragazzi più grandi che è sfociato in una violenta rissa.



Interpellato da Chi l’ha visto, il legale della famiglia di Francesco Pontone spiega che “l’autopsia dice che non si può escludere che ci fossero lesioni precedenti che poi sono state sovrastate dall’indicente”, ponendo però l’accento sulla più interessante perizia dei “nostri consulenti” nella quale “dicono che è improbabile che la lesione del fegato [ovvero quella che si sarebbe rivelata fatale, ndr.] si sia verificata solo a causa dell’impatto con il muretto”.

E ad aggiungere un ulteriore grado di complessità alla vicenda di Francesco Pontone ci sarebbero anche alcune fotografie scattate alle 22 di quella stessa sera e trovate dai genitori “nel cestino della galleria” che raffigurano un primissimo piano del suo occhio, quasi come se il 17enne volesse controllare un’eventuale lesione; oltre ad un secondo scatto fatto da un’amica in cui, coricato sulle sue gambe, sembra tenersi il fianco come se provasse un dolore lancinante.