Francesco Rocca candidato del centrodestra

Il centrodestra ha deciso di avanzare il nome di Francesco Rocca come candidato a presidente per le Regionali del Lazio. La candidatura arriva dopo un’attenta analisi del profilo dell’ormai ex presidente della Croce Rossa Italiana, che alle spalle ha anche anni di esperienza amministrativa che hanno portato i partiti di centrodestra a sceglierlo come esponente. Proprio in mattinata, poche ore prima dell’annuncio, Rocca si era dimesso da presidente della Croce Rossa Italiana affermando di essere pronto a nuove sfide e a mettersi a disposizione del territorio.



Come si legge in una nota congiunta di FdI, Lega, FI e Noi Moderati, “Tra le autorevoli proposte pervenute Francesco Rocca rappresenta una sintesi di grande esperienza amministrativa della quale la Regione Lazio ha urgente bisogno. Con l’esperienza maturata da presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa, Francesco Rocca rappresenta una garanzia di assoluta capacità e competenza per i cittadini del Lazio”.



Francesco Rocca pronto a sfidare D’Amato

Le elezioni Regionali nel Lazio si terranno il 12-13 febbraio prossimo. Francesco Rocca, nome scelto dal centrodestra, sfiderà il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, attualmente assessore alla Sanità candidato dal PD con il sostegno del Terzo polo e di Europa Verde. Calenda, come spiega TgCom24, ha spiegato: “Noi siamo con Alessio D’Amato. Non perché è del Pd, certamente non perché ha un passato in Rifondazione comunista, certamente non per nessuna altra ragione che non sia la qualità della persona. A me importa che sia uno serio”. Il M5s correrà invece da solo con l’appoggio degli ex Leu del coordinamento 2050.



Nel messaggio di dimissioni da presidente della Croce Rossa Italiana, Rocca spiegava che “come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto: ho accettato una nuova sfida in cui credo fortemente”. Il nome di Rocca è stato proposto da Fratelli d’Italia e ha “battuto” quelli proposti alla coalizione. La sua competenza in tema di sanità ha convinto il partito al Governo, che ha detto no a candidature più “politiche”.