Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa Italiana e candidato del Centrodestra alle Regionali del Lazio, ha concesso un’intervista al quotidiano “Libero”, a cui ha confidato di avvertire la responsabilità che grava sulle sue spalle. “Sì, la sento, soprattutto perché voglio aiutare una Regione che da dieci anni è completamente ferma e che per questo motivo ha bisogno di una ‘rivoluzione buona’ sotto il profilo del fare, del rilancio di un tessuto che si sta decomponendo”, ha dichiarato Rocca.
In precedenza, con la Croce Rossa, il politico si è trovato a fronteggiare crisi ed emergenze, ma quella per la quale è stato scelto da Meloni, Salvini e Berlusconi è una sfida diversa: “Nel ruolo che ho ricoperto dopo un terremoto o dopo un conflitto occorreva dare delle risposte istantanee per poi lasciare allo Stato e alle altre autorità il compito di ricostruire, di ricomporre – ha asserito Francesco Rocca –. Qui, invece, occorre dare risposte immediate, ma anche tornare a far crescere il Lazio”.
FRANCESCO ROCCA E I PROBLEMI DELLA REGIONE LAZIO: DALLA SANITÀ AD AMATRICE
Nella Regione Lazio, ha sottolineato Francesco Rocca su “Libero”, la sanità non ha avuto il cambio di passo che in dieci anni avrebbe dovuto subire: “I tempi di attesa parlano da soli – ha sottolineato –. Manca il governo delle prestazioni e dei posti letto. Manca pure una regia sulla gestione delle liste di attesa. È diventata una sanità per pochi. Per chi se la può permettere. Un’umiliazione per i cittadini del Lazio a cui dobbiamo porre rimedio”. Sul tema rifiuti e termovalorizzatore, invece, Rocca ha detto: “Sul termovalorizzatore si è consumata l’ennesima schizofrenia del Centrosinistra. Non voleva il termovalorizzatore, ma lo stesso Pd al governo ha poi incaricato il sindaco di Roma come commissario per la realizzazione dell’impianto. Il ciclo dei rifiuti non dovrà impattare sulla qualità di ciò che respiriamo”.
Particolare attenzione, Francesco Rocca intende dedicarla a clima e ambiente, ma anche alla ricostruzione di Amatrice: “Vederla così ferita è un dolore enorme. Vedere la lentezza, la burocrazia che ostacola i lavori è inaccettabile. Una delle nostre priorità sarà proprio questa: ricostruire Amatrice insieme al suo popolo”. E a chi ricorda a Rocca il suo arresto, avvenuto a 19 anni per spaccio di droga, l’ex numero uno della Croce Rossa Italiana replica: “È stato un momento difficile e doloroso, ma da quella storia ho saputo trarre esperienza e la forza per trasformare completamente la mia vita, mettendola interamente a servizio della comunità, delle persone vulnerabili”.