Francesco Rocca, nuovo presidente della Regione Lazio, ha già in mente i primi obiettivi da raggiungere nella veste di governatore, ma, prima, non ha potuto non rispondere al telefono. Dall’altra parte c’era il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che “era contentissima. Sarà appassionante lavorare insieme. La cooperazione istituzionale tra Governo e Regione è una carta fondamentale per la crescita del Lazio. Non sprecheremo questa grande opportunità”, ha confessato Francesco Rocca sulle colonne de “Il Messaggero”.



Durante il suo mandato sarà premiata la meritocrazia, poiché “nella mia attività professionale, da manager della sanità a guida della Croce Rossa italiana e internazionale, ho sempre scelto le persone sulla base delle loro competenze. Non saremo affatto una Regione politicamente arroccata”. In tal senso, Rocca ha individuato le due parole chiave che saranno alla base del suo quinquennio politico: ascolto e dignità.

FRANCESCO ROCCA: “GIUBILEO E PRONTO SOCCORSO, ECCO COSA FAREMO”

Ancora su “Il Messaggero”, Francesco Rocca, che non ha regalato alcuna anticipazione circa i nomi dei componenti della nuova Giunta regionale del Lazio, ha quindi individuato i traguardi imminenti: “Abbiamo un Giubileo che è dietro l’angolo, quello del 2025. Vanno messi subito in piena funzionalità tutti i pronto soccorso. Questo è fondamentale. Occorre dare l’impressione, ma concreta e non d’immagine, che la sicurezza sanitaria a Roma e nelle altre città che saranno coinvolte nell’Anno Santo sia una condizione garantita al meglio. E chiederò uno sforzo straordinario a tutte le aziende dei trasporti per la massima efficienza nella mobilità di chi arriva per questo grande evento”.

Per quanto riguarda la sfera sanitaria, invece, Francesco Rocca ha promesso che farà di tutto affinché non si vedano mai più pazienti negli ospedali abbandonati per giorni sulle barelle: La mia prima delibera sarà sui tempi di attesa nei pronto soccorso. Vedere in questi anni le scene con i malati per terra o abbandonati su un lettino da campo mi ha ferito profondamente. Faremo di tutto, ve lo assicuro, perché queste scene non esistano più. E deve funzionare bene, meglio di quanto abbia fatto finora, anche il 118″.