Ha fatto scalpore la notizia di Francesco Totti indagato per evasione fiscale lanciata da La Verità, ma nelle ultime ore è emerso che potrebbe essere archiviata. La vicenda verterebbe attorno alla mancata denuncia da parte dell’ex attaccante della Roma di una parte di redditi frutto di alcune sue apparizioni in spot pubblicitari. Da qui l’apertura da parte della procura capitolina di un’indagine che vedrebbe accusato l’ex calciatore per omessa dichiarazione dei redditi. Ma stando a quanto riportato dall’Adnkronos, il debito col fisco che avrebbe Totti ammonterebbe a poche migliaia di euro, poi tra sanzioni e interessi sarebbe arrivata attorno ai 200mila euro.
Comunque, il diretto interessato avrebbe già provveduto a saldare il suo debito col fisco e nelle prossime settimane potrebbe essere sentito dai pm per fare chiarezza sulla sua posizione. A quel punto, la procura di Roma potrebbe avviarsi verso l’archiviazione del fascicolo. A tal proposito, Rainews riferisce che l’audizione di Francesco Totti potrebbe avvenire tra il 9 e 13 dicembre.
FRANCESCO TOTTI INDAGATO (MA SAREBBE VICINA L’ARCHIVIAZIONE)
L’indagine nei confronti di Francesco Totti è legata a un’attività effettuata dalla Guardia di Finanza sui conti dell’ex calciatore e verte attorno ad alcune apparizioni in spot pubblicitari per le quali non avrebbe una Partita iva ad hoc, pur trattandosi di un’attività non occasionale per lui. Tanto è bastato per far scoppiare un caso, visto che il reato di evasione viene punito con una pena da 2 a 5 anni di carcere. Ma la vicenda che vede coinvolta la bandiera della Roma sarebbe in via di risoluzione, visto che dopo gli accertamenti ha provveduto a saldare quanto dovuto.
Repubblica ha ricordato che lo scorso giugno aveva segnalato i guai col fisco di Totti, che sfiorerebbero il milione e mezzo di euro, perché per cinque anni non aveva pagato l’Iva, destando l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. L’ex calciatore avrebbe dovuto aprire la Partita Iva, visto che le apparizioni tv e sport non sono configurabili come guadagni occasionali. Da qui l’apertura di un’indagine che sembrerebbe avviata verso l’archiviazione.