Torna a parlare di se come del ritiro al calcio e del suo amore viscerale per la Roma l’ex capitano giallorosso Francesco Totti: il Pupone infatti è stato intervistato dalla rivista spagnola Libero, a cui non ha nascosto retroscena sulla sua carriera, rimpianti, ma pure parole ben scomode per ex colleghi e rivali. E proprio partendo dai rivali che Totti comincia a parlare, in primis la Lazio: “Per me Roma è la Roma. La Lazio non esiste. Non posso fare paragoni. Ciò non significa che sto parlando male di loro, tutt’altro. Per me la Roma è unica, così come i suoi tifosi. Sono passionali, sentimentali, danno tutto per la maglia”. Dunque nessun problema con gli storici avversari ma solo un viscerale amore per la maglia della lupa, sorto fin dalla più giovane età, quando pure era stato possibile per l’ex giocatore una carriera per i biancocelesti.



Amore che pure in età matura è continuato a crescere, anche se per Totti pure non erano mancate le tentazioni del mercato. Anzi in tal senso è lo stesso ex giallorosso a ricordare nell’intervista, delle due volte ad esempio in cui egli stesso era stato ben vicino ad approdare al Real Madrid. Una in particolare modo è fresca nella memoria dell’ex capitano, quando nel 2003 la dirigenza dei Blancos era stata disposta ad offrire qualsiasi cifra perchè approdasse in Liga: allora però pur tentato e consigliato da Ilary (allora non ancora sua moglie), pure Totti ha deciso di rimanere: “Ho avuto la sensazione di fare qualcosa di diverso da quello che fanno normalmente gli altri, che non respingono club di questo tipo. Mi sentivo un grande giocatore e, allo stesso tempo, diverso. Con l’amore verso una maglia.



FRANCESCO TOTTI: “MONCHI MAL CONSIGLIATO E SU CASSANO…”

Proseguendo nella lunga intervista pure per Francesco Totti vi è spazio per ritornare sul doloroso addio alla Roma, su cui certo vi è ancora parecchio rammarico e rimpianto (“Però ci sono giocatori come Messi, Ronaldo, me… con il diritto di decidere. Avrei fatto bene alla Roma anche oggi”), ma pure per dire la sua su ex colleghi e compagni. Ecco che proprio qui l’ex numero 10 dei giallorossi non si risparmia, anzi su Monchi, Totti pure afferma: “Un rapporto con alti e bassi. Non mi sono mai sentito importante nel progetto. Lui per me è una persona leale, sincera, molto professionale. E’ arrivato in un momento singolare della gestione americana, penso sia stato mal consigliato. Non si è circondato delle persone che volevano davvero lasciargli fare il suo lavoro”. Parole dunque pesanti e che certo avranno non poche conseguenze negli ambienti romanisti nei prossimi giorni.



Pure in chiusura per Totti vi è pure spazio per un ultimo commento sull’ex collega e compagno di squadra Antonio Cassano, per cui l’ex giallorosso riserva parole al miele: “Cassano è un fratello minore. E’ venuto a Roma per me, perché diceva che fossi il suo idolo. In allenamento massacrava tutti, a eccezione di me Batistuta e Samuel”. E poi un ultimo aneddoto curioso, proprio su Fantantonio: “Con Capello ha litigato milioni di volte. Si inseguivano in mezzo al campo durante l’allenamento. Ho visto scene incredibili, ma Fabio lo adorava perché sapeva di avere a che fare con un fenomeno”.