Francesco Totti è il marito di Ilary Blasi: un grande amore quello fra l’ex campione della Roma e la conduttrice televisiva che da quindici anni sono una delle coppie più amate del mondo dello spettacolo. L’ottavo re di Roma dopo l’addio al calcio e diversi anni di silenzio è tornato a far sentire il suo ruggito dapprima con una autobiografia e poi con un film – documentario dal titolo “Io sono Francesco Totti” trasmesso su Prime Video. Un ritorno col botto per l’ex attaccante della Roma che ha concesso una lunghissima intervista al settimanale Vanity Fair rivelando alcuni retroscena sul suo carattere e sulla sua vita.



“Non sono egocentrico. Non sono uno a cui piace parlare, che sogna di apparire o che smania per stare davanti alla telecamera, come tanti altri. Preferisco fare tre passi indietro, nascondermi, sparire, se è possibile” – ha confessato Totti che ricordando gli anni da calciatore ha sottolineato “facevo parlare il campo. Andare in conferenza stampa non mi gratificava, dire “ho fatto questo e quello” ancora meno. E agli altri in fondo andava bene”. Non solo, sul docu-film  “Io sono Francesco Totti” ha precisato “esistono i momenti. Quelli giusti e quelli sbagliati. Adesso sono libero, sono felice, ho fatto pace con me stesso e posso dire quel che voglio”.



Francesco Totti: “Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, due persone che non mi tradirebbero mai”

Francesco Totti ha anche parlato della famiglia: del matrimonio con Ilary Blasi e della nascita dei suoi amatissimi figli. L’ex numero 10 della Roma non ha alcun dubbio quando gli chiedono cosa è importante nella sua vita: “oltre i figli, la famiglia, le cose che contano davvero?”, ma poi aggiunge anche “la parola data. Non servono firme, contratti o avvocati. Basta una stretta di mano. Basta guardarsi negli occhi. Certe cose me le hanno insegnate fin da quando ero bambino e io a certe cose credo ancora”.



A sorpresa poi racconta come l’incontro con Maria De Filippi e Maurizio Costanzo gli abbia cambiato la vita: “sono due persone che non mi tradirebbero mai. Furono bravi a farmi capire che da un atteggiamento diverso nei confronti della pressione avrei potuto trarre solo giovamento. Gli diedi retta e non dico che da quel giorno mi sia cambiata la vita, ma quasi. Sono completamente diverso da ieri, sto meglio, ho meno rabbia in corpo. Ero uno che tendeva a somatizzare e poi all’improvviso faceva scoppiare la bomba. Lo so, è un difetto, ma io di difetti ne ho tanti”.