Francesco Totti sarebbe finito nel mirino dell’Antiriciclaggio per alcuni bonifici ritenuti sospetti ai casinò di Monte Carlo, Londra e Las Vegas. E’ questa la notizia riportata dall’edizione online del Corriere della Sera, citando il quotidiano La Verità. Secondo i controlli effettuati presso l’istituto di credito in cui l’ex capitano della Roma ha i suoi risparmi, emergerebbero degli investimenti nelle scommesse, e l’ultimo a riguardo sarebbe un «prestito infruttifero» di 80mila euro inviato sul conto di un’anziana pensionata residente ad Anzio. Si tratta di “Un conto cointestato con la figlia A. M., dipendente della società Sport e salute (già Coni servizi) – scrive il Corriere della Sera – controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno però quei soldi viaggiano dal conto della 50enne a uno cointestato con il marito, D. M., dipendente del ministero dell’Interno e amico di Totti, e infine su quello personale dello stesso D. M.”.



Analizzando i movimenti della coppia sono stati scoperti dei «bonifici domestici» in favore del marito «rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online», come la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Si tratta in totale di 15 diversi trasferimenti per un valore di circa 87mila euro. Sempre nello stesso periodo circa 125mila euro sarebbero poi stati “dirottati sui conti personali dei coniugi” come riferisce sempre il quotidiano di via Solferino citando La Verità. Infine, in loro favore sono stati “negoziati” assegni bancari per un valore di 445mila euro. Secondo l’Antiriciclaggio, come scrive il quotidiano diretto da Belpietro, si tratterebbe di una «attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online». I coniugi, interpellati a riguardo, non avrebbero fornito «adeguati chiarimenti e giustificativi» e avrebbero mostrato «un atteggiamento evasivo e non collaborativo».



FRANCESCO TOTTI NEL MIRINO DELL’ANTIRICICLAGGIO: FRA “MULTE” E “SANZIONI”

Il nome di Francesco Totti entrerebbe in causa a giugno 2020 esaminando due conti, uno cointestato con la Blasi e uno con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della Roma. Viene segnalato un fido da 2.5 milioni di euro per una ristrutturazione e nel mirino anche cinque assegni bancari e un bonifico, intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo per 1,305 milioni di euro. La causale: «finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato». Scoperto anche un altro bonifico da 300mila euro «a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra», e un altro da 200mila «a favore della società Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas».



Nel mirino dell’Antiriciclaggio anche operazioni in entrata, come un assegno da 210mila euro da parte della Mgm resorts international, albergo di Las Vegas con casinò annesso. Ma ci sono anche prelievi e bonifici in favore del fratello Riccardo, e le raccolte di beneficenza con la causale “multe” e “sanzioni”. Proprio per questo, secondo gli addetti ai lavori, «permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali». “I risk manager – si legge ancora sul quotidiano – “precisano anche che il cliente ha riferito: «”Mi piace scommettere”. Trattasi di pagamenti che lo stesso effettua per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo»”. La valutazione si è poi conclusa con tali parole: «I clienti in segnalazione sono clienti anche della controllata Fideuram Spa e San Paolo Invest Spa. Si è provveduto ad innalzare ad alto il profilo di rischio».