Si torna a parlare di covid negli studi del programma in diretta su Rete 4, Stasera Italia, condotto da Barbara Palombelli. L’ospite d’eccezione è stato Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma, e voce autorevole da anni in quanto a epidemie e infezioni, a cominciare proprio dal coronavirus. La domanda che la conduttrice ha posto a Vaia è stata semplice e ha riguardato ovviamente il Natale: come bisognerà comportarsi durante cenoni e pranzi in programma nel fine settimana? Vaia ha replicato rassicurando il pubblico da casa, e dicendo che “Il covid è quasi finito”, per poi mostrare ai telespettatori il grafico con la curva dei contagi: “La curva ci mostra anche il dato delle terapie intensive, che è dimezzato”.



Il covid non rovinerà quindi anche le feste natalizie del 2022 dopo averle “azzoppate” nel 2021 e due anni fa, anche perchè l’ultima versione del covid circolante è molto contagiosa ma meno aggressiva rispetto a quella ad esempio di dodici mesi fa: “La malattia è ormai abbastanza controllata – ha continuato Francesco Vaia – il virus si ferma alle prime vie aeree, non va nei polmoni, salvo le persone più fragili. Utilizziamo cautela con persone anziane e delicate”.



FRANCESCO VAIA E I CONSIGLI PER IL NATALE

Resta quindi il fatto che bisognerà salvaguardare i fragili e gli anziani, e proprio per questo Francesco Vaia raccomanda cautela nei loro confronti. Negli scorsi giorni il collega Roberto Burioni ha ad esempio spiegato che sarebbe utile sottoporsi ad un tampone nel caso in cui si debba partecipare a dei cenoni con anziani, e magari anche la mascherina non sarebbe male.

Ovviamente se si hanno dei sintomi, anche solo simil raffreddore, è buona cosa restare a casa evitando così di diffondere il virus fra più persone, con il rischio magari di far ammalare coloro che hanno già delle comorbità. Insomma in conclusione un Natale 2022 tranquillo ma con qualche attenzione, regole con cui ormai abbiamo imparato a convivere da tre anni a questa parte.