Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma, è intervenuto al Tg4 per parlare della situazione Covid e vaccini: “Il quadro attuale non è a tinte fosche. I dati sono ormai quasi standardizzati da più di un mese. Qualcuno parlava di 30 mila contagi ad agosto ma non è cosi. Bisogna essere ottimisti. Le isole che accolgono i turisti, come Sardegna e Sicilia, evidentemente avendo tanti soggetti giovani sono in una situazione peggiore ma comunque era un dato atteso che non deve spingerci verso lockdown e chiusure“.



Secondo Francesco Vaia, “serve un’azione indispensabile: recuperare gli indecisi e gli esitanti della fascia di età tra i 49 e i 59 anni a causa di una campagna pessima nata intorno ad AstraZeneca e ai vaccini a vettore virale. Si deve andare dritti all’obiettivo senza azioni per cui non c’è esigenza, come per esempio le terze dosi e bambini vaccinati sotto i 12 anni“.



Francesco Vaia: “Scuola e trasporti priorità, bisogna avere un piano”

Francesco Vaia ha parlato delle priorità del governo per andare oltre il virus. Secondo il direttore dello Spallanzani “il Covid non corre prevalentemente sui giovanissimi: colpisce tutti. I vaccinati non devono temere molto. E’ possibile che il vaccinato possa essere contagiato ma non va in ospedale. I vaccini ai giovani sopra i 12 anni vanno bene, al di sotto invece c’è troppo rischio rispetto al beneficio”.

“Sulle scuole, così come sui trasporti, ne parliamo da troppo tempo e deve essere applicato un piano. Non possiamo immaginare di tenere le finestre aperte in aula, bisogna lavorare per aumentare il distanziamento senza classi di 30 ragazzi. E poi si deve lavorare sui trasporti: questa deve essere la priorità del governo”.