Il professor Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni ai microfoni del Tg4 nella giornata di ieri, 29 luglio. Vaia analizza gli ultimi dati del contagio invitando a soffermarsi in particolare sui ricoveri ospedalieri: “Proverei a dare una cifra della comunicazione un po’ diversa. Credo che sia arrivato il momento di cominciare a guardare con maggiore attenzione alla gravità della malattia quindi all’occupazione dei posti letto, sia in terapia intensiva che ricoveri ordinari, quelli ci danno di più oggi la misura di quello che sta accadendo. Voi sapete che i morti transitano spesso dalla terapia intensiva e che sono degenze molto lunghe, quindi aspetterei un po’ per vedere la cifra reale anche se ormai sono mesi che il numero totale è sostanzialmente sceso. I numeri ci dicono sempre la verità – ha proseguito – e ci dicono che per oltre il 90% dei vaccinati non c’è contagio e che il buonsenso di una cantante molto popolare come Orietta Berti (che sta facendo una pubblicità pro-vaccino ndr), è da guardare con grande attenzione”.
“Cosa dobbiamo fare? – prosegue Francesco Vaia – vaccinarci perchè ci protegge certamente da malattia grave ed ospedalizzazione, certamente dal contagio? Probabilmente no ma lo sapevano fin dall’inizio. Abbiamo sempre detto che tutti i vaccini sono buoni per proteggerci da malattia, ospedalizzazione e morte, ma non ci proteggono al 100% del contagio, quindi abbiamo dallo 0 al 12% di possibilità di contagiarci, e infatti le persone non vaccinate o vaccinate in un’unica dose sono quelle che in questo momento sono maggiormente positive. Allora la risposta è una, dobbiamo vaccinare”. Il professor Vaia storce il naso di fronte alla possibilità di una terza dose: “I dati ci stanno dicendo che la persistenza dell’immunità è di 9/12 mesi. E’ assolutamente affrettato dire che oggi abbiamo bisogno di una terza dose, attenzione anche alle spinte in questa direzione, io sono molto cauto. Oggi siamo al 50% circa del completamento del ciclo vaccinale e dobbiamo spingerci più in la verso una protezione totale”.
FRANCESCO VAIA: “TEMI TRASPORTA E SCUOLA SONO CRUCIALI”
Sul tema scuola e trasporti: “A maggio dell’anno scorso abbiamo posto i temi scuola e trasporti, nodi cruciali dove si forma il contagio, dobbiamo intervenire lì, stiamo ancora aspettando. Ci vuole il distanziamento naturale, dobbiamo eliminare classi pollaio da 30/35 persone e dobbiamo intervenire sul condizionamento dell’aria”.
Sul vaccino al lavoro: “Dobbiamo creare bolle negative, ce lo dice il buonsenso ma anche i dati. Tutti coloro che svolgono funzione pubblica si devono vaccinare, creiamo bolle negative nei concerti, ai teatri e negli stadi, a maggior ragione negli ambienti di lavoro. Non si può forse imporre ma è buon senso vaccinare”. Infine, sul tema dei no vax: “Non vorrei parlare di no vax anche perchè sono oggetto di attacco violento insieme a qualche collega, non mi preoccupano, sono una realtà sempre meno rumorosa. Dobbiamo promuovere informazioni corrette e promuovere la scienza, sempre più libera da politica e interessi industriali, dobbiamo andare avanti con questi messaggi, vaccinazioni, e le terapie con gli anticorpi monoclonali. Ne usciremo da questa pandemia, il resto sono chiacchiere, meglio non preoccuparsene”.