Si è parlato tanto della guerra in Ucraina ieri sera negli studi del programma Controcorrente, talk show di politica e attualità in onda dopo il Tg la domenica sera su Rete 4, e nella sua edizione serale il mercoledì sempre sulla stessa rete. Tanti gli ospiti che hanno espresso la propria opinione sul conflitto che imperversa dallo scorso 24 febbraio parlando con Veronica Gentili, la padrona di casa, e fra questi anche il giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami.
Questi si è detto in particolare stanco delle bugie sulla guerra che la Russia, e non solo, sta proferendo negli ultimi due mesi e mezzo, una continua propaganda di fake news usate da un certo colore politico, quello di sinistra, per motivi di auto celebrazione. E così che, colloquiando in diretta televisiva, il collega del quotidiano di via Solferino sottolinea quale sia secondo lui la più grande bufala degli ultimi tempi: “Tra le varie fake news io ne noto una che va avanti da un po’ di tempo, è una sorta di revisionismo storico su Vladimir Putin”.
VERDERAMI SU PUTIN: “E’ NATO NELL’UNIONE SOVIETICA, HA LAVORATO NEL KGB…”
A quel punto Francesco Verderami, dopo questa breve premessa, ha proseguito: “Oggi è incentrato sul nazionalismo, sulla religione, sull’ortodossia russa, ma Putin è un comunista, nato in Unione Sovietica, cresciuto dai servizi segreti del Kgb e che ha operato attraverso gli strumenti che il comunismo gli dava per cercare di rilanciare la vecchia Unione Sovietica che aveva fallito”.
Parole che pesano come macigni quelle del giornalista, e che si rivolgono in particolare a quella branchia della politica che vede in Putin un dittatore fascista: “Putin passa per un fascista ed autorevolissimi intellettuali della sinistra – ha continuato ancora Verderami nella sua disamina – o delle terrazze romane o dell’azionismo, continuano a dargli del fascista, vorrei ricordare che Putin sta nella foto del comunismo, nella foto di famiglia…”. Difficile ribattere tale dichiarazioni.