Francesco Vetrioli è stato ucciso dalla moglie, Edlaine Ferreira: a “I Fatti Vostri” i genitori, Roberto e Tommasa, raccontano come era il figlio. “Già da piccolino guidava il camion, poi ha preso tutte le patente ed è entrato ne settore” rivela il papà. Tomasa, la mamma di Francesco, spiega: “Non ci raccontava mai della situazione con quella donna, non sapevamo che le cose andassero male. Anzi, diceva che andava sempre tutto bene. Io non ho mai interferito nella vita dei miei figli”.



Roberto, il papà, ancora, racconta: “Lui viveva con noi, poi un giorno è tornato a casa con questa ragazza e ci chiede di ospitarla per qualche mese. Lui aveva intenzione di vivere con lei ma era alla ricerca di una casa. Noi abbiamo parlato, una camera in più ce l’avevamo e allora abbiamo accettato. La situazione è durata circa tre mesi, poi hanno trovato un’altra locazione e sono andati a vivere insieme a fine 2019. Il Natale 2019 lo abbiamo fatto tutti insieme. Noi la trattavamo come fosse nostra figlia. Io conosco bene quei Paesi lì e infatti immaginavo che non avesse avuto chissà che infanzia difficile, infatti la accontentavamo in tutto. Non aveva dato segnali”.



I genitori di Francesco Vetrioli: “Non c’erano segnali”

I genitori di Francesco Vetrioli, ospite de “I Fatti Vostri”, raccontano ancora: “Stavano assieme e non ha dato mai segnali. Speravo che potesse durare quarant’anni con mio figlio. Speravo anche per lui un avvenire così positivo come quello mio e di mia moglie” spiega Roberto. “Venivano sempre a casa nostra anche dopo essere andati a vivere insieme” spiega Tomasa. “Non sapevamo niente delle app di incontri – spiega il papà – Loro venivano, sembravano attaccati. Poi abbiamo scoperto anche che si erano sposati e che lei aveva il foglio di via e lui aveva fatto di tutto per farla rimanere qui”.



Pochi giorni prima di uccidere Francesco Vetrioli, la donna ha fatto una serie di bonifici: “Ha scritto al figlio che per un po’ di tempo non l’avrebbe vista perché doveva uccidere il suo marito italiano“. Nel giorno dell’uccisione, il papà racconta di aver chiamato il figlio e di non aver ricevuto risposta: così i genitori hanno contattato la donna, che ha detto loro che Francesco era partito. “Quando la abbiamo chiamata, lui era lì, morto a terra. Abbiamo chiamato i carabinieri, gli ospedali… Invece dopo un po’ mi ha chiamato l’azienda dicendomi che il camion era fermo sul piazzale. Poi, la chiamata dei carabinieri”.