La notizia ha assunto i crismi dell’ufficialità nelle ultime ore, nelle quali sono arrivate le conferme ricercate: Francesco Zambon si è dimesso dal ruolo di capo dei ricercatori dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), incaricati a suo tempo di redigere un resoconto con taglio critico sulla gestione della prima ondata di Coronavirus in Italia da parte del Governo Conte. Un rapporto che, come riferisce il programma Rai “Report”, la stessa OMS ha rimosso in fretta e furia dal proprio sito internet, censurandolo e oscurandolo. La domanda è: perché, visto che in calce al documento era stato apposto l’immancabile timbro di approvazione con annessa firma di Soumya Swaminathan, capo scienziato dell’ente?
Come si legge sul portale della trasmissione, “Report, grazie alla rivelazione di esclusivi documenti interni, aveva mostrato le pesanti pressioni fatte da Ranieri Guerra, numero due dell’agenzia delle nazioni unite, prima dell’uscita dello studio. Zambon già a maggio scorso aveva denunciato a Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, le ingerenze subite e i rischi reputazionali per la credibilità scientifica dell’Organizzazione”.
FRANCESCO ZAMBON SI DIMETTE DA OMS: “SITUAZIONE PER ME INSOSTENIBILE”
Francesco Zambon, dunque, non ha inteso attendere oltre e ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Infatti, come sottolinea lo stesso “Report”, finora non solo “non è mai stato emesso alcun provvedimento disciplinare verso i responsabili”, ma lo stesso Zambon “non è stato tutelato, al punto che l’OMS non gli ha riconosciuto nemmeno lo status di whistleblower”. Gli inviati della trasmissione hanno effettuato una telefonata a Zambon, al fine di chiedergli conferme relative alla notizia, e la sua testimonianza non ha lasciato spazio ad alcun tipo di dubbio: “Per me era una situazione insostenibile umanamente e professionalmente”. “Report” gli ha quindi provato a domandare se sia stato in qualche modo pressato e costretto a lasciare il proprio incarico, ma Zambon in questo caso ha preferito trincerarsi dietro il più classico dei ‘no comment’. La nuova stagione della trasmissione Rai prenderà il via nel mese di aprile e, senza dubbio, un ampio capitolo sarà dedicato ai conflitti di interesse interni all’OMS.