FRANCESCO ZAMPAGLIONE, CHI E’ IL FRATELLO DI FEDERICO DEI TIROMANCINO
Chi è Francesco, il fratello di Federico Zampaglione e cosa sappiamo dei suoi problemi con la giustizia e dell’arresto di qualche anno fa? Questo pomeriggio, nel corso della 28esima puntata stagionale di “Domenica In”, nel salotto televisivo di Rai 1 ci saranno pure i Tiromancino nel sempre ricco parterre di ospiti di ‘zia’ Mara Venier. Nello spazio dedicato come al solito alla musica dal talk show domenicale della rete ammiraglia del servizio pubblico si parlerà infatti della band capitolina e del nuovo singolo, “Puntofermo”: e la presenza in studio del 54enne cantautore e regista, nonché frontman della band, è l’occasione per accendere i riflettori su suo fratello.
Classe 1950 e fratello minore di Federico, Francesco Zampaglione è un cantautore e compositore originario di Roma: dopo aver militato ne I Suoi 6 Ex, la sua prima bande, dal 1989 al 1993 assieme a Riccardo Sinigaglia, era entrato nei Tiromancino scrivendo assieme a Federico testi e musica di due album e dando al gruppo quell’impronta sonora e stilistica che per tanto tempo è stato un vero e proprio marchio di fabbrica del complesso pop. Poi, all’apice del successo, la band si sciolse nel 2001 tra divergenze e attese sempre crescenti da parte di critica e pubblico: da allora si è dedicato a diversi progetti di rock sperimentale e ha composto pure le colonne sonore di alcuni film di successo ma negli ultimi tempi il suo nome è tornato alla ribalta per un fatto di cronaca risalente al 2019: il 29 agosto di quell’anno Zampaglione è stato arrestato a Roma a seguito di una rapina a una banca con una pistola giocattolo; datosi alla fuga con la refurtiva, Francesco era stato rintracciato successivamente dalle forze dell’ordine e fermato.
FRANCESCO ZAMPAGLIONE SULLA RAPINA, “SOLO UN ATTO DIMOSTRATIVO PER…”
Alla fine del procedimento giudiziario che ne era seguito, Francesco Zampaglione è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione per i reati di tentata rapina e lesioni: va ricordato che nella sua difesa il cantautore aveva detto di aver compiuto quel gesto non certo per i soldi, dal momento che non si trovava in difficoltà economiche, ma come “atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese” (dichiarazioni riportate da ‘il Messaggero’. I suoi legali avevano anche presentato una perizia, non accolta, in cui si parlava delle difficoltà psicologiche e sociali del loro assistito e che forse erano anche derivanti dal difficile rapporto col fratello maggiore.
Rileggendo le cronache di qualche anno fa si apprende come la condanna del fratello di Federico Zampaglione sia stata motivata anche dalla dinamica stessa della rapina (era entrato in banca col volto coperto e avrebbe aggredito un dipendente dopo che questi si era opposto alle minacce). Nemmeno la sua spiegazione del gesto era servita ad evitargli la condanna: in precedenza, dopo che la vicenda era diventata di pubblico dominio, aveva parlato la compagna Gioia con un lungo post sui social in cui difendeva Zampaglione e invitava a non lasciarlo solo: “Sento la necessità di scrivere queste due righe per far comprendere in maniera chiara quello che si è abbattuto su di noi. Al momento Francesco rimane ancora ristretto nell’istituto di pena di Regina Coeli. Sono molto preoccupata perché l’ho visto dilaniato nell’animo e si sentiva a pezzi, il suo sguardo mi rimandava profonda sofferenza e grande tristezza (…) Francesco è una bella persona ed è piena di cuore. Nella vita a volte si perde l’equilibrio e si cade dove non si dovrebbe cadere, aiutiamolo a rialzarsi con la nostra vicinanza e il nostro sostegno”.