Dopo la brutta news in riferimento all’arresto di Francesco Zampaglione, fratello minore di Federico ed ex componente dei Tiromancino, si è espresso in merito anche Riccardo Sinigallia, anche lui ex componente storico del gruppo romano, commentando la delicata questione tramite un dettagliato post su Facebook. “A chi mi chiede notizie, analisi, motivazioni e retroscena su Francesco Zampaglione rispondo con questo post. – ha esordito il musicista – È una delle persone più importanti e presenti nella mia vita, da quando abbiamo 18 anni. Siamo cresciuti insieme, ci siamo visti e parlati a lungo il giorno dopo il concerto di villa Ada, in cui ci siamo ritrovati emozionatissimi sullo stesso palco dopo tanto tempo”. Il cantante ha svelato di non volere dire nulla pubblicamente, anche se ha voluto fare una doverosa precisazione: “si tratta di un artista e di una persona speciale, non solo per me, ma in assoluto. Quindi prima di commentare superficialmente o di chiedere affannosamente rivelazioni per il gusto del pettegolezzo rifletterei e aspetterei di capire”. Poi la speranza: “Mi auguro che chi avrà a che fare con lui in questi giorni difficili ci si relazioni nel modo giusto. Sarà lui stesso a spiegare se e quando vorrà il suo punto di vista”. Poi Sinigallia ha concluso: “Io non ne ho bisogno più di tanto e lui sa benissimo quanto e in che modo io e Laura siamo con lui in questo momento”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



FRANCESCO ZAMPAGLIONE RESTA IN CARCERE

Resta in carcere Francesco Zampaglione. Il fratello del leader dei Tiromancino si trova al momento presso l’istituto penitenziario Regina Coeli di Roma, dopo la rapina alla banca, una filiale di Intesa San Paolo, avvenuta nel quartiere romano di Monteverde lo scorso giovedì, 29 agosto. L’edizione online de Il Messaggero ha pubblicato alcune delle dichiarazioni che lo stesso Zampaglione avrebbe fornito durante l’interrogatorio di convalida, di fronte al gip Clementina Forleo. «Non l’ho fatto per soldi, ho una buona disponibilità economica», le parole di Zampaglione, «Era un atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese». Ma nonostante l’intento “nobile”, il giudice ha convalidato l’arresto, accogliendo così la richiesta del pm Mario Dovinola.

FRANCESCO ZAMPAGLIONE “NON L’HO FATTO PER SOLDI”

Zampaglione potrebbe colpire di nuovo secondo gli inquirenti; indipendentemente dal fatto che la rapina sia avvenuta con una pistola giocattolo, pesa il modus operandi, ovvero, l’ingresso nella banca a volto coperto, nonché il morso ad un dipendente della stessa filiale quando lo stesso si è opposto alle minacce dell’ex cantante. «Al momento Francesco rimane nell’istituto di pena di Regina Coeli – le parole di Gioia Ragozzino, attuale compagna di Zampaglione, scritte sulla sua pagina Facebook – sono molto preoccupata perché l’ho visto dilaniato nell’animo e si sentiva a pezzi, il suo sguardo mi rimandava profonda sofferenza e grande tristezza. Ho nominato un avvocato di fiducia, con lui accanto mi si è finalmente accesa la speranza di poter cominciare a combattere e vincere questa battaglia e fare capire a tutti che Francesco è una bella persona ed è piena di cuore. Nella vita a volte si perde l’equilibrio e si cade dove non si dovrebbe cadere». Negli ultimi tempi Francesco si era mostrato un po’ irrequieto sui social, e commentando alcune operazioni riguardanti l’immigrazione, domenica scorsa scriveva così: «Se costringete la gente a morire di fame, non accettando nessun tipo di soluzione di sopravvivenza, non capite che poi saranno costretti a trovare soluzioni molto più disoneste per vivere?». Quasi un presagio.

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