La nazionale italiana di calcio, che il prossimo undici giugno debutterà ai campionati europei 2020, è accusata dai francesi di razzismo. Il motivo, il fatto che fra gli azzurri non figuri alcun calciatore di colore, originario dell’Africa o del Sud America ma naturalizzato italiano. Una polemica decisamente sterile e quanto accaduto sui social d’oltralpe ha davvero dell’incredibile. Come riferito infatti dal quotidiano La Verità ma anche dal sito Primato Nazionale, in particolare su Twitter sono moltissimi i commenti di francesi indignati, che rilanciano lo scatto ufficiale degli azzurri con la divisa di Giorgio Armani, senza appunto alcun calciatore di colore.
“Nessuno vi sosterrà, banda di razzisti”, scrive un utente, quindi un altro cinguetta, “Provate a dire che questo paese (riferendosi appunto all’Italia, ndr) non è razzista”. C’è chi paragona gli azzurri del commissario tecnico Roberto Mancini addirittura al Ku Kulx Clan, la storica setta razzista all’opera negli Stati Uniti durante il finire dell’800 e fino agli anni ’40 del ‘900: “E’ la squadra del Ku Klux Clan”, ma ancora “Fascisti, Mussolini sarebbe orgoglioso”, “Remake della marcia delle camicie nere sulla Roma”, “Zero neri, è pazzesco”, “Schiaffo razzista”, una serie continue di insulti in particolare sotto il post pubblicato sul profilo francese della nazionale italiana di calcio.
NAZIONALE ITALIANA ACCUSA DI FASCISMO IN FRANCIA, OGBONNA FORSE…
E chissà cosa dovesse accadere se mai l’Italia incontrerà proprio la Francia al torneo continentale imminente, nel frattempo, la polemica è relegata, fortunatamente aggiungiamo noi, solamente ai social. Forse i “cugini” avrebbero passato notti più tranquilli se il commissario tecnico Roberto Mancini avesse convocato Ogbonna, difensore centrale in forza alla compagine londinese del West Ham. Questi, nonostante diverse presenze con la casacca azzurra, non è riuscito ad ottenere la grande chiamata, con conseguente malumore: “Sono molto stupito e anche amareggiato – aveva dichiarato negli scorsi giorni ai microfoni del Corriere della Sera – forse non ha tenuto in considerazione il campionato del West Ham, eppure abbiamo lottato fino all’ultimo per la qualificazione in Champions con il Chelsea di Jorginho e Palmieri, che è arrivato più in alto ma ha dimostrato di non essere una squadra qualunque”.