Massimo Franchini non dimentica Giovanni De Donno, il medico che insieme a lui ha scoperto il plasma iperimmune come cura contro il Covid-19 e che successivamente si è suicidato anche a causa delle critiche ricevute dal mondo scientifico: “Ancora oggi salve delle vite. È stato un eroe della lotta al virus”, ha detto nel corso di una intervista rilasciata a La Verità.



I ricordi del periodo in cui hanno lavorato insieme sono ancora vividi nella sua mente. “Sono stato conquistato dalla sua grande umanità, dalla sua totale dedizione ai pazienti. Per essere sempre vicino a loro ha vissuto per oltre 3 mesi nel reparto, dormendo poche ore su una poltrona. Giuseppe hai sconvolto la mia vita professionale e umana facendomi riscoprire l’amore per il paziente e per la sua cura”, ha raccontato. Non è possibile dimenticare, in tal senso, le persone che sono riuscite a salvare. Dalla giovane mamma Pamela alla sua bambina Beatrice Vittoria, fino al cinquantaquattrenne Luigi, che era entrato in coma farmacologico.



Franchini: “De Donno salva ancora vite”. Il plasma iperimmune funziona

Il plasma iperimmune, scoperto da Giovanni De Donno Massimo Franchini, funziona: salva ancora delle vite. È questo il messaggio che il medico, anche a nome del collega che si è suicidato il 27 luglio 2021, vuole portare avanti. “A Mantova abbiamo dimostrato che il plasma iperimmune con alto titolo di anticorpi neutralizzanti anti Covid-19, se si somministra precocemente, entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi in pazienti ad alto rischio, è in grado di bloccare la progressione della malattia in un’alta percentuale di casi, evitando così l’intubazione e il ricovero in rianimazione con conseguenze spesso fatali”, ha ribadito a La Verità.



Inoltre, secondo l’esperto, ci sarebbe anche un vantaggio rispetto ad altre cure. “Il plasma iperimmune è l’unica terapia in grado di seguire le mutazioni del virus. Su Omicron è opportuno ricorrere ad esso”, ha concluso.