Polemiche in Francia dopo l’arresto di un 14enne, alunno di una scuola media, prelevato in classe. Il ragazzino è stato arrestato da cinque poliziotti: lo hanno portato via da un istituto della banlieue di Parigi, ad Alfortville, dopo che l’alunno aveva bullizzato con frasi violente, insulti e minacce una 15enne trans. Sull’account Instagram della classe della vittima di bullismo, il 14enne aveva scritto frasi come “Ti sgozziamo” e “Ti devi suicidare”. Il ministro dell’Educazione Gabriel Attal aveva chiesto, proprio di recente, un “elettroshock” contro il fenomeno del bullismo nelle scuole. Solo pochi giorni fa, infatti, la Francia si è fermata per il caso di un suicidio di un 15enne.



Il quattordicenne arrestato in Francia è stato portato via durante una lezione, davanti ai compagni di classe. Nei suoi confronti era arrivata una denuncia per aver preso di mira una ragazza del primo anno, verso la transizione di genere. I fatti sono avvenuti ad Alfortville, nella banlieue di Parigi. Nella scuola Henri-Barbusse sono entrati, verso le 16, cinque poliziotti, dopo la denuncia presentata dal padre della ragazzina. Un compagno di classe ha spiegato che gli agenti hanno detto all’alunno: “Lei è in arresto per molestie e minacce di morte“.



Francia, 14enne arrestato: ammanettato e portato via dalla classe

I cinque poliziotti hanno ammanettato e portato via il 14enne, mentre i compagni lo sentivano gridare in corridoio. A suscitare polemiche, in Francia, sono state le modalità dell’azione dei poliziotti. La Federazione dei genitori ha promesso un’indagine per capire con precisione la procedura adottata dalla polizia. Olivier Véran, portavoce del governo, ha spiegato che “i poliziotti sono intervenuti in modo coordinato, conformemente ad un accordo fra la procura e l’equipe di insegnanti. Quello che vogliamo è che sia anche un messaggio a tutti i giovani che bullizzano, a volte in maniera ossessiva ed estremamente grave”.



I messaggi minacciosi inviati dal 14enne alla 15enne trans erano continui. “Faremo propaganda con la tua testa, chiudi quella bocca se non vuoi rimanere traumatizzato, odio la tua razza, vattene, vai a morire, suicidati sporco fr*cio, travestito”, scriveva. I poliziotti hanno impiegato solo pochi minuti per individuare e localizzare l’autore dei messaggi e procedere al fermo. Interrogato, l’alunno ha confessato di essere l’autore degli insulti e delle minacce di morte. Si è difeso spiegando di aver avuto “un eccesso di rabbia che non sono riuscito a controllare”.