La Francia ha suggerito alle proprie aziende e compagnie di non accelerare la fuga dalla Russia. A riferirlo è il quotidiano transalpino “Le Figaro”, secondo cui Emmanuel Macron avrebbe ricevuto venerdì 4 marzo 2022 all’Eliseo una quindicina di esponenti delle principali realtà commerciali del Paese d’Oltralpe. Nessuna di loro ha attualmente tagliato i ponti con Mosca e, in tal senso, il presidente ha fatto presente di non avere dimenticato le vittime collaterali (quelle economiche, ndr) di questa guerra e le misure di ritorsione finanziaria che essa determina.



Secondo le informazioni riferite, il capo dello Stato ha ricevuto i portavoce aziendali insieme ai suoi ministri Bruno Le Maire (Economia e Finanze), Agnès Pannier-Runacher (Industria) e Julien Denormandie (Agricoltura). Al tavolo erano seduti i vertici delle ammiraglie francesi dell’industria, delle banche, dell’energia, della distribuzione e dell’agricoltura. Tra loro c’erano anche Frédéric Oudéa (Société Générale), Catherine McGregor (Engie), Guillaume Faury (Airbus), Ross McInness (Safran), Stéphane Israël (Arianespace), Patrice Caine (Thales). Presenti anche esponenti della catena commerciale Auchan e dell’azienda alimentare Danone.



LA FRANCIA INVITA LE PROPRIE AZIENDE A NON LASCIARE LA RUSSIA: “OGNUNA DI VOI PUÒ DETERMINARE LA PROPRIA STRATEGIA DI MERCATO”

Sta inevitabilmente facendo rumore a livello mediatico l’esortazione da parte della Francia alle proprie aziende operanti in Russia e riportata sabato 5 marzo 2022 da “Le Figaro”, secondo cui il governo transalpino avrebbe consigliato alle proprie compagnie di “non affrettarsi a lasciare la Russia”. La testata giornalistica sopra menzionata ha citato direttamente come fonte uno dei partecipanti all’incontro andato in scena presso il palazzo dell’Eliseo e al quale sono stati invitati venerdì sera i rappresentanti delle principali aziende francesi.



L’informatore, nel tracciare il resoconto di quanto espresso da Macron e dal suo governo, ha dichiarato esattamente quanto segue: “Ci è stato ricordato che ogni azienda ha il diritto di determinare autonomamente la propria strategia nel mercato russo senza avvisare nessuno”.