Raphael Dupond-Moretti, figlio del ministro della Giustizia della Francia, è stato fermato dalla polizia questo venerdì mattina dalla gendarmeria di Courchevel, in Savoia, per sospetto di violenza domestica. La notizia è stata confermata dalle principali testate transalpine e anche dal ministro Eric Dupond-Moretti. “Come padre sono devastato, un pensiero per la vittima, qualsiasi violenza è intollerabile. In quanto cittadino, chiedo che si rispetti la mia vita familiare”, il suo primo commento a BFMTV.



Secondo quanto ricostruito dai media francesi, l’episodio di violenza sarebbe avvenuto giovedì, nella località di Courchevel. Un vicino di casa ha allertato le autorità dopo aver sentito urla, un possibile allarme di una violenza domestica. Quando la polizia è arrivata sul posto, Raphael Dupond-Moretti era già andato via. La sua compagna, invece, si era rifugiata in casa della vicina che aveva dato l’allarme. Secondo quanto raccontato agli agenti giunti sul posto, la donna avrebbe ricevuto calci e pugni dal compagno in preda alla rabbia.



Francia, arrestato figlio del ministro della Giustizia

Il titolare della Giustizia in Francia ha dichiarato di avere piena fiducia nell’organismo che rappresenta. Il figlio, Raphael, si è presentato di sua spontanea volontà alla gendarmeria di Courchevel ed è stato posto in custodia di polizia nella mattinata di oggi. L’ufficio del procuratore di Albertville sta conducendo le indagini. La Procura non ha ancora effettuato alcuna comunicazione su questo fascicolo, per il momento. Spetterà al procuratore scegliere l’orientamento dato a questo dossier al termine del fermo di polizia. Ciò può assumere diverse forme: una rapida comparizione, una successiva convocazione in tribunale o persino l’apertura di un’indagine se i fatti non saranno del tutto accertati. Naturalmente potrà anche chiudere l’indagine senza seguito.

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