Il Ministero degli Affari Esteri della Francia ha pubblicato una nota nella quale denuncia una grave violazione della privacy sui dati con conseguente campagna di disinformazione prodotta dalla Russia. Le autorità hanno infatti evidenziato l’esistenza di numerosi account rubati a cittadini francesi dai quali vengono manipolate le informazioni e pubblicate sistematicamente alcune fake news, con la partecipazione di enti statali ed affiliate allo Stato russo.
In questi atti viene inoltre utilizzata l’informazione come arma contro la Francia, in quanto le identità rappresenterebbero media nazionali e siti governativi. La notizia è stata diffusa dal Quay d’Orsay che ha anche sottolineato come negli ultimi periodi si siano verificati diversi tentativi di furto di identità dal sito del ministero. Dall’inchiesta su tali violazioni inoltre sarebbe stato accertato il coinvolgimento di società russe o individui di lingua russa che avrebbero partecipato attivamente alla campagna di disinformazione.
Francia denuncia “Russia ruba identità nazionali per pubblicare fake news”
Il servizio statale francese VIGINIUM preposto alla vigilanza sulla sicurezza digitale ha accertato l’esistenza di una campagna di disinformazione da parte della Russia e compiuta ai danni di media ed autorità francesi con l’obiettivo di produrre fake news e manipolare l’informazione impersonando enti statali, autorità governative ed autorevoli giornali come Le Figaro e Le Monde. In particolare venivano creati siti identici a quelli reali ma con dominio diverso dal quale venivano poi divulgate alcune notizie e comunicati anti Ucraina.
Il ministero nella nota di denuncia ha sottolineato la gravità di queste violazioni classificandole come “Indegni atti compiuti da un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu“, anche perchè sarebbero state accertate le collaborazioni tra le società coinvolte nell’inchiesta con le autorità statali della Russia. Il ministro ha concluso la comunicazione commentando: “Nessun tentativo di manipolazione impedirà alla Francia di sostenere l’Ucraina di fronte alla guerra di aggressione russa“.