Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato sulle colonne del quotidiano “Le Monde” che Francia e Germania stanno gestendo l’Ue “come una oligarchia”, ignorando le voci dei Paesi come la Polonia, che da tempo avrebbe lanciato moniti sulla Russia. Nel suo intervento sul giornale, Morawiecki ha riferito che “molti leader europei si sono lasciati sedurre da Vladimir Putin e adesso sono sotto choc. Il ritorno dell’imperialismo russo non dovrebbe sorprenderci”.
La Polonia, ha proseguito Morawiecki, è stata in prima linea nel condannare Mosca, chiedendo sanzioni più dure e, a suo dire, “l’Europa si trova nella situazione attuale non perché non sia sufficientemente integrata, ma perché si è rifiutata di ascoltare la verità. Sulla carta, tutti gli Stati membri sono uguali. Ma la realtà politica dimostra che il peso delle voci tedesca e francese è dominante. Abbiamo a che fare con una democrazia formale, ma con un’oligarchia di fatto, dove il potere è detenuto da coloro che sono i più forti”.
POLONIA, MORAWIECKI ATTACCA LA GERMANIA: “MIOPE SU PUTIN”
Non è la prima volta che il premier della Polonia Morawiecki attacca i membri dell’UE, che in passato hanno accettato di importare grandi quantità di gas russo e che ora stanno lottando per costituire riserve energetiche per il prossimo inverno. Come sottolinea “Insider Paper”, alludendo alla Germania, Morawiecki a maggio dichiarò a Euronews: “Sono stati miopi, perché non potevano immaginare cosa sarebbe successo con questa dipendenza. E Putin l’ha usato come ricatto nei confronti del resto dell’Unione europea”.
Inoltre, ricorda giustamente il quotidiano, la Polonia è ai ferri corti con Bruxelles per i fondi per la ripresa post-Covid che l’Ue ha bloccato perché temeva che la recente legislazione polacca stesse erodendo lo stato di diritto nel Paese. Bruxelles “si è rifiutata di sbloccarli perché temeva che un controverso meccanismo disciplinare per i giudici in Polonia minasse l’indipendenza giudiziaria”, ma “a maggio la Polonia ha annunciato di aver concluso i negoziati con Bruxelles sui fondi bloccati, affermando di aspettarsi di ricevere circa 35 miliardi di euro entro pochi mesi”.