La Francia è al lavoro per implementare efficientemente l’intelligenza artificiale all’interno dell’esercito e, più in generale, nel settore della Difesa, puntando a diventare le prima potenza europea per quanto riguarda le IA. L’annuncio è stato fatto in anteprima dal ministro francese dell’Esercito, Sebastien Lecornu durante un’intervista per il quotidiano Les Echos, dove ha annunciato anche che il piano ufficiale sarà presentato a breve.
L’esercito, ha spiegato il ministro Lecornu, “deve virare verso l’intelligenza artificiale” ed è in questa direzione che andrà l’agenzia Amiad, ovvero Agence ministérielle de l’intelligence artificielle de défense. Il problema, infatti, è che “se l’esercito francese non si aggiorna, resterà fuori“, ha avvertito il ministro, che ritiene, inoltre, che ora “c’è un buon terreno fertile” per questa tecnologia. “Sono convinto”, ha ribadito, “che la Francia essere la numero 1 in Europa nell’intelligenza artificiale nell’esercito e tra le prima 3 al mondo”, purché si gettino “ora le basi giuste. Dobbiamo lavorare di più, perché oggi nella guerra per i talenti tutto si muove molto velocemente. E quando si parla di intelligenza artificiale, la qualità prevale sulla quantità”.
Cosa farà l’intelligenza artificiale per l’esercito della Francia
Le applicazione dell’intelligenza artificiale nell’esercito della Francia potrebbero essere le più varie, secondo il ministro. Cita, per esempio, la possibilità di “riesaminare tutto l’equipaggiamento dell’esercito” per trovarne vulnerabilità e punti deboli, oltre che ipotizzare come potrebbe essere migliorato e potenziato. Similmente, potrebbe rivelarsi particolarmente utile per quanto riguarda l’intelligence, ma anche per la pianificazione militare. Dettagli, tuttavia, che saranno il larga parte secretati, e che sintetizza come “400 differenti casi d’uso“.
L’agenzia per l’intelligenza artificiale nell’esercito godrà, in Francia, di “2 miliardi di euro tra il 2024 e il 2030, con una dotazione di circa 300 milioni di euro l’anno” e avrà bisogno di “300 ingegneri civili e militari, ricercatori e dottorandi”, puntando ovviamente ai “migliori talenti” nazionali ed esteri. Tra questi cita “Bertrand Rondepierre, ex capo dei prodotti futuri di Deepmind, il laboratorio di intelligenza artificiale di Google“, ma anche “Arthur Mensch, il cofondatore di Mistral AI [che] ha lavorato al Polytechnique”. Inoltre, l’agenzia per l’intelligenza artificiale nell’esercito sarà dotata anche di un supercomputer che sarà “al servizio dell’esercito francese, della DGA, della DGSE, della nostra industria della difesa e anche delle aziende private del settore civile, che hanno bisogno di uno spazio protetto”.