Pochi giorni fa l’Arcom – che in Francia è identica alla nostrana Agcom – ha multato l’emittente televisiva CNews per l’impressionante cifra di 80mila euro in riferimento (spiega il quotidiano locale Le Monde) a due distinti episodi che si sono verificati tra il luglio e il dicembre del 2023: una sentenza che non è certo un fulmine a ciel sereno, soprattutto considerando che il canale d’informazione – peraltro record di ascolti tra le televisioni in diretta 24 ore su 24 – è spesso sotto attacco da parte dell’Agcom francese. Dai fatti contesti dai giudici della Francia – ma li vedremo nel dettaglio tra qualche riga – parrebbe che CNews si sia macchiata di “inadempimento” degli obblighi contrattuali, permettendo ad almeno tre ospiti diversi di diffondere (senza contraddittorio e senza critiche dai giornalisti in studio) fake news e discorsi che potrebbero incitare l’odio razziale.



A muovere queste due cause contro l’emittente era stata già sul finire del 2023 l’associazione QuotaClimat che oggi – nella persona della copresidente Eva Morel, interpellata sempre da Le Monde – esulta per le multe dei giudici regolatori della Francia contro CNews, sottolineando che “questo segna la differenza tra disinformazione e libertà di espressione” ed esprimendo gratitudine all’Argom “[per la] tutela della qualità dell’informazione”.



Perché i giudici in Francia hanno sanzionato CNews: “Discorsi d’odio e fake news”

Ma, quindi, quali sono gli ‘inadempimenti’ contestati alla CNews dai giudici della Francia? Partendo dal primo: dobbiamo tornare allo scorso luglio quando durante il programma ‘Punchline Eté’ uno degli ospiti presenti nello studio – mentre si parlava di crisi climatica e dell’influenza degli esseri umani – ha detto che “il riscaldamento globale antropogenico è una bugia, una truffa“, esortando i presenti a “mettere [in chiaro] le cose in modo scientifico”. Secondo i giudici della Francia nessuno tra i giornalisti di CNews ha postillato, criticato e neppure risposto all’intervento dell’ignoto ospite, facendo cadere quell’obbligo di informare pluralmente e in modo corretto gli ascoltatori e veicolando delle potenziali fake news.



L’altro caso (invece) risale al dicembre dello stesso anno, ma alla trasmissione ‘La Matinale Week-End’ in cui – citiamo direttamente i giudici che in Francia hanno sanzionato CNews – “nell’ambito di un dibattito dedicato al disegno di legge ‘immigrazione‘, due ospiti del Rassemblement national hanno dichiarato che ‘l’immigrazione uccide‘”. Anche in questo caso non c’è stata alcuna “reazione da parte del conduttore o delle altre persone presenti”, lasciando intendere che “i migranti, nel loro insieme, [sono] un fattore di rischio mortale [e] persone pericolose”. Discorsi che secondo Argom – senza un contraddittorio – “rischiano di incitare all’odio nei confronti dei migranti a causa della loro razza, nazionalità o origine”.