La Francia si appresta, secondo quanto dichiarato dal presidente Emmanuel Macron durante la cerimonia di Capodanno all’Eliseo l’8 gennaio, a varare una nuova legge sull’eutanasia, ovvero l’accompagnamento alla morte tramite iniezione letale. Un tema piuttosto controverso, tanto per i francesi, quanto per il resto del mondo, tra chi cerca in ogni modo di impedirlo (come l’Italia) e chi già da tempo lo permette (come la Svizzera).



In Francia il tema dell’eutanasia era tornato centrale proprio pochi giorni prima dell’annuncio da parte di Macron, dato che erano iniziate a circolare voci in merito alla presunta legge che sarebbe stata varata. L’Eliseo, peraltro, aveva smentito fermamente l’intenzione di legiferare sul fine vita, preferendo rilanciare il tema delle cure palliative. Ed effettivamente, non era una dichiarazione completamente scorretta perché Macron, nel discorso ha dichiarato che la Francia si sarebbe dotata di due leggi distinte, una appunto sull’eutanasia ed una seconda per il rilancio delle cure palliative.



L’opposizione dei religiosi alla legge sull’eutanasia in Francia

All’annuncio di Macron sulla legge per l’eutanasia in Francia erano presenti anche i leader religiosi della nazione, sia ebrei, che cattolici, protestanti e musulmani, i quali sarebbero rimasti, riferisce Le Figaro, scioccati. Pochi giorni dopo, infatti, hanno annunciato che si sarebbero riuniti per formulare, tutti assieme, una serie di riflessioni approfondite sul tema dell’accompagnamento alla morte dei pazienti che lo desiderano.

Inutile sottolineare come l’opinione dei religiosi sia totalmente contraria all’eutanasia in Francia (e nel resto del mondo), seppur alcune minoranze protestanti e buddiste si sarebbero dette favorevoli, solo nell’ipotesi di una decisione guidata “dall’etica del disagio”. Secondo la teologa cattolica Véronique Margron, sarebbe più opportuno “onorare il dilemma della coscienza, mentre legiferare porterebbe all’igienizzazione delle coscienze”. Più netta, invece, la posizione del rabbino capo Christian Krieger, che ha sottolineato come contro la legge sull’eutanasia in Francia si sono già espressi anche “medici e infermieri”, sintetizzando la posizione del mondo religioso con la frase “non si può aiutare qualcuno a suicidarsi quando l’intero obiettivo della società è quello di creare un’isola di fratellanza per prevenire questo atto di disperazione. Questo dibattito”, ha concluso, “è un segno del malessere generale della nostra società, che è diventata malinconica quando dovrebbe infondere speranza“.