La Francia si oppone al piano della Nato di aprire un ufficio a Tokyo. Il presidente Emmanuel Macron non ha affatto nascosto la sua preoccupazione riguardo il rischio che l’alleanza atlantica sia perdendo di vista la sua missione. A svelare il retroscena è il Financial Times, secondo cui Macron si è opposto a tale proposta, in quanto ritiene che la Nato debba restare concentrata sulla regione nord-atlantica. La sua resistenza avrebbe complicato mesi di discussioni per la creazione di un avamposto nella regione indo-pacifica, secondo quanto riferito da otto persone che hanno familiarità con questo dossier. Una proposta che si allinea col pressing di Stati Uniti e Giappone all’Europa, affinché sia più coinvolta nelle questioni di sicurezza che riguardano l’Asia, anche alla luce delle tensioni tra Taiwan e Cina.



Un funzionario francese ha dichiarato al quotidiano britannico che la Francia ritiene che lo statuto della Nato imponga all’alleanza di limitare la sua portata geografica al nord Atlantico, quindi la proposta in questione rappresenterebbe anche una minaccia alla credibilità europea. Una persona che ha familiarità con questo dibattito all’interno dell’alleanza ha fatto sapere che Macron è riluttante a sostenere qualsiasi proposta «che contribuisca alla tensione Nato-Cina».



MACRON E I TIMORI SULLE TENSIONI CON LA CINA

La settimana scorsa Emmanuel Macron aveva dichiarato che la Nato non dovrebbe espandere il suo raggio d’azione oltre l’Atlantico settentrionale per poi aggiungere: «Se spingessimo la Nato ad allargare lo spettro e la geografia, commetteremmo un grosso errore». Secondo Yuka Koshino, esperta di Giappone presso il think-tank IISS, l’apertura di un ufficio Nato a Tokyo renderebbe formale l’impegno dell’Alleanza nell’Indo-Pacifico. La creazione di un ufficio Nato richiede il sostegno unanime del Consiglio del Nord Atlantico, il più alto organo decisionale politico dell’alleanza transatlantica, quindi di fatto la Francia ha il potere di fermare la mossa. Stando a quanto riportato dal Financial Times, l’alleanza ha rifiutato di fornire dettagli sulle «deliberazioni in corso».



Neppure il Giappone ha voluto commentare la vicenda, ma un funzionario giapponese ha detto che Tokyo vuole rafforzare i legami con la Nato. Anche la Casa Bianca non ha risposto a una richiesta di commento del quotidiano britannico. La questione comunque non è nuova. Il Giappone e la Nato discutono dell’apertura di un ufficio a Tokyo da quando l’allora primo ministro Shinzo Abe visitò il quartier generale dell’alleanza nel 2007. L’Alleanza atlantica ha oltre una dozzina di uffici di collegamento o delegazioni in tutto il mondo, in nazioni come Ucraina e Moldavia. La maggior parte di essi è di piccole dimensioni e ha lo scopo di favorire i contatti con il governo e le forze armate del Paese ospitante.