MIGRANTI, FRANCIA MINACCIA L’ITALIA (ANCORA UNA VOLTA): LE PAROLE DELLA MINISTRA COLONNA CONTRO LA PREMIER MELONI
È tutt’altro che “chiusa” la crisi diplomatica tra Francia e Italia cominciata sul caso Ocean Viking la scorsa settimana: la risposta netta della Premier Giorgia Meloni in conferenza stampa venerdì mattina ha portato nelle ore successive il Governo francese ad una contro-replica che se possibile aumenta ancor di più il grado di acredine di Parigi nei confronti dell’esecutivo italiano. A seguito della lettera di Italia, Malta, Cipro e Grecia che chiede all’Europa di prendere decisioni urgenti sul tema della ricollocazione dei migranti, la Ministra degli Esteri francese Catherine Colonna in un’intervista a Le Parisien si scaglia contro il nostro Governo: «l’Italia non ha rispettato né il diritto internazionale, né il diritto marittimo».
Non aver accettato l’approdo della nave ong Ocean Viking, carica di 234 migranti, e il “timido” accordo raggiunto informalmente da Meloni con Macron alla COP27, ha scatenato l’opinione pubblica in Francia contro l’Eliseo in un momento particolarmente complesso sul fronte politico interno. Da qui il “cambio” deciso di strategia del Governo francese che non ha più accettato l’accordo e, nonostante abbia sbarcato i migranti sul suolo francese, ha lanciato invettive contro Roma: «La crisi è una fortissima delusione […] Il comunicato in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti, è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili». Colonna spiega come la regola del porto sicuro più vicino non è stata seguita dall’Italia: «l’Ocean Viking era vicina alla coste italiane. Ma tenuto conto dell’ostinato rifiuto e della mancanza di umanità dell’Italia, abbiamo accolto noi eccezionalmente la nave. Rendo omaggio allo slancio di solidarietà degli altri Stati che abbiamo consultato: sono in 11 ad aver espresso l’intenzione di accogliere migranti».
MIGRANTI, VERSO CONSIGLIO ESTERI UE: ACCUSE FRANCIA, PIANO ITALIA
Secondo ancora la Ministra degli Esteri francese Colonna, i meccanismi europei di aiuto e ripartizione dello sforzo funzionano, «mentre la decisione di Roma di non accogliere i migranti è stata scioccante». Infine la “minaccia” giunta dalla titolare degli Esteri e diretta verso il futuro delle relazioni tra Italia, Francia e Ue: «Se l’Italia insiste con questo atteggiamento ci saranno conseguenze. Da parte nostra, abbiamo sospeso il dispositivo di ricollocamento dei migranti provenienti dall’Italia e rafforzato i controlli alle frontiere franco-italiane (come nel caso del blocco della frontiera a Ventimiglia, ndr). Bisogna richiamare Roma al suo dovere di umanità, sperando che comprenda il messaggio».
In conferenza stampa Meloni aveva replicato alle già durissime parole del Ministro degli Interni Darmanin in questo modo: «La nave Ocean Viking che oggi sbarca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia: 234 migranti a bordo che hanno generato reazione molto dura nei confronti di una nazione, l’Italia, che dall’inizio di quest’anno ha fatto entrare quasi 90mila migranti. Tutte le navi che sono partite sono venute in Italia. Bloccano i ricollocamenti? Hanno ricollocato 38 in Francia e 79 in Germania, in tutto 117. Fa arrabbiare il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto di sbarco nel Mediterraneo: su questo interrogo la Francia e l’Ue». Si va verso un imminente e tesissimo Consiglio dei Ministri Esteri Ue con il titolare della Farnesina Antonio Tajani pronto a presentare il dossier sui migranti per trovare una soluzione comunitaria, come del resto auspicato sempre dalla Premier Meloni: «la nostra delegazione spingerà affinché si trovi una prima di congiunzione su un argomento tanto spinoso quanto divisivo». Secondo il vicepremier Tajani, serve un “piano Marshall per l’Africa” per provare a risolvere all’origine il problema dell’immigrazione incontrollata: non solo, la stilettata del n.2 di Forza Italia va diretta contro Macron, «il Governo francese non scarichi su di noi i suoi problemi interni. Da parte della Francia c’è stata una reazione sproporzionata».