In Francia l’ondata di migranti in aumento che si sta registrando negli ultimi anni, soprattutto dopo la fine delle limitazioni dovute al coronavirus e lo scoppio della guerra in Ucraina, sta cominciando ad essere ingestibile. Si tratta di una tendenza comune nella maggior parte dei paesi europei, che si stanno trovando a fronteggiare un aumento esponenziale delle richieste di asilo, in larghissima parte in seguito agli accessi tramite le rotte illegali e dei trafficanti di esseri umani. Dopo aver diramato lo stato d’emergenza per via degli eccessivi arrivi di migranti, la Francia sembra voler anche rispolverare la vecchia idea dei muri ai confini.



Il muro anti migranti della Francia

Dopo aver approvato maggiori restrizioni per chi chiede asilo, ed intensificato i controlli lungo la rotta di accesso della manica, la Francia inizia a proteggersi dai migranti anche nella parte sud del paese, in particolare al confine con l’Italia. A proporre un muro che impedisca gli accessi è stato Éric Ciotti, presidente dei Républicans francesi, con una lettera inviata direttamente al ministro degli interni Gérald Darmanin. Quest’ultimo, dal conto suo, ha disposto, per ora, un’intensificazione dei controlli, tramite le forze di polizia.



Insomma, la Francia non costruirà (forse per ora) un vero e proprio muro per respingere i migranti, ma per ora avrebbe solamente disposto un maggiore dispiegamento di forze di polizia per pattugliare gli accessi dall’Italia. Quanto sta succedendo a Mentone, porta d’accesso principale tra Italia e Francia, che evita il passaggio difficoltoso tramite le Alpi, secondo Éric Ciotti è una vera e propria emergenza. Gli accessi sono aumentati a dismisura, toccando anche dei record soprattutto per quanto riguarda gli arrivi di minori non accompagnati dai genitori. Solamente a marzo 2023, spiega Éric Ciotti, sono arrivati in Francia 521 migranti minorenni non accompagnati, provenienti quasi tutti dall’Italia, ai quali si aggiungono gli oltre 200 arrivati nei primi 9 giorni di aprile.

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