Quattro giorni di scontri in Francia tra ceceni e maghrebini, paura a Digione. Come riporta la stampa transalpini, le due gang si sono affrontate a colpi di kalashnikov e armi varie per le vie della città. Tutto sarebbe nato a causa del pestaggio di un 19enne ceceno, aggredito da un gruppo di arabi, ma in realtà dietro ci sarebbe la contesa della zona per ciò che concerne il traffico di stupefacenti. Le Point spiega che la mobilitazione dei ceceni è stata portata avanti sui social network, con centinaia di persone scese in strada con sbarre di fermo e armi per vendicare il brutale pestaggio di un 19enne ad opera della gang maghrebina. Ma, come dicevamo, non è tutto: l’intelligence francese registra da tempo violenze tra la comunità cecena e quella maghrebina, causate «da vendette o affari clandestini».



FRANCIA, SCONTRI TRA CECENI E MAGHREBINI: PAURA A DIGIONE

Le Point mette inoltre in risalto che i ceceni protagonisti degli scontri degli ultimi giorni sono tutti membri di organizzazioni criminali e c’è un dettaglio da non sottovalutare: «Solo una decina di loro vive a Digione», in buona sostanza sono stati radunati da tutta la Francia per dare una lezione ai maghrebini. Le Parisien spiega che il Sirasco ha registrato episodi sempre più violenti nel corso degli ultimi tempi, indice di una espansione delle attività criminali di questa comunità. Il modus operandi è pressoché mafioso, basti pensare che nel distretto di Surville-de-Montereau-Fault-Yonne si sono imposti con forza, minacce e intimidazioni ad abitanti e trafficanti locali. E gli scontri degli ultimi giorni a Digione rendono ben el’idea: auto e cassonetti in fiamme, colpi sparati con kalashnikov e minacce chiare e tonde, «viva la Russia, Allah Akhbar».



 

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