Se la cristianità è ormai destinata a svanire nell’Unione Europea, la Francia in questo lento ma esponenziale processo di “scristianizzazione” è una sorta di “capostipite”: ne è convinta la filosofa e pensatrice cattolica Chantal Delsol, nel suo ultimo lavoro “La fine della cristianità” già divenuto testo “scandalo” per la Francia politicamente corretta.
«La civilizzazione cristiana apertasi nel Trecento con la conversione dell’imperatore Costantino, può considerarsi conclusa», osserva la pensatrice già attaccata in patria per aver ‘difeso’ le istanze pro-cristiane del candidato all’Eliseo di estrema destra Zemmour. Con la “fine” della cristianità, rileva Delsol, si assiste contemporaneamente «al ritorno del paganesimo» in forma «cosmoteista», dove il cosmo con la sua sacralizzazione per l’appunto ha soppiantata in maniera forse definitiva il sacro della cultura cristiana. Nel saggio contro corrente, la filosofa cristiana enuncia i “segnali” della fine di un’epoca: le chiese riciclate a negozi, supermercati e in alcuni casi anche da moschee: «ancora pochi anni e la maggioranza degli abitanti di medie-grandi città sarà musulmana».
IL RITORNO DEL PAGANESIMO NELL’EUROPA CRISTIANA
Come bene osserva Siniscalchi su “Libero Quotidiano” tracciando un profilo tutt’altro che negativo sul pensiero di Delsol, «la fine della civilizzazione cristiana ha cambiato il quadro di fondo della Francia». Dal dopoguerra ad oggi infatti la società francofona si è sempre presentata come una sorta di contrapposizione tra tradizionalisti e progressisti: oggi però non è più così, l’agone della sfida è completamente su un altro piano colto dal candidato alle Presidenziali Eric Zemmour. «Questo Paese alla deriva identitaria lascerebbe senza parole de Gaulle e il suo avversario Mitterand», ribadisce “Libero” riprendendo il saggio di Delsol, «ha ceduto su tutto la Francia. Si è laicizzata, Si è scristianizzata. Si è post-modernizzata». Dal multiculturalismo ormai sdoganato come mainstream e politicamente “giusto”, passando per l’annullamento delle differenze sessuali fino alla battaglia sul “corpo libero”, il climatismo ambientale, il tutto unito al “buonismo” in salsa europea: ecco che per la filosofa (e per lo stesso ‘furbo’ candidato della destra oltre Le Pen) in Francia si assiste proprio per questi presupposti ad una «distruzione, desolazione, a macerie morali e intellettuali». Nell’intervista a “Le Figaro” dello scorso 27 settembre Delsol spiegava così la “paganizzazione” del cristianesimo in Europa: «la preoccupazione per la salvezza si è trasformata in preoccupazione per la salvezza sociale. La religione monoteista è stata sostituita dal nulla, soppiantata da politeismi immanenti o molteplici spiritualità […] l’Occidente ha perso i fondamenti del giudeo-cristianesimo, i presupposti culturali su cui si basava l’edificio».