In Francia l’urina dell’uomo non viene sprecata. Da tempo, infatti, si sta utilizzando come fertilizzante in agricoltura e il fenomeno, come si legge stamane su Le Parisien, è assolutamente in crescita. A partire dal 15 giugno prossimo sull’area autostradale di Lot-et-Garonne, fra Bordeux e Tolosa, gli automobilisti, quando andranno a fare i loro bisogni, troveranno un cartello sopra gli orinatoi con scritto: “Qui, la tua urina è apprezzata come biostimolante per l’agricoltura”. Grazie ad un apposito sistema di raccolta realizzato dalla Toopi Organics, migliaia di litri di “evacuazioni” verranno raccolti e trasformati in fertilizzante da destinare ai coltivatori dei cereali.
Ma si tratta solamente dell’ultimo esempio concreto di questo tipo di raccolta. Florent Levavasseur, ingegnere ricercatore presso l’Istituto Nazionale di ricerca per l’agricoltura, alimentazione e ambiente (Inrae), scherza dicendo: “Se vuoi farle crescere di più fai pipì sulle piante di zucchine, sarà più efficace del compost”. Dietro il sorriso si nasconda una verità scientifica: l’urina è ricca di sostanze nutritive (azoto, fosforo e potassio in particolare), essenziali per la crescita delle piante. “Quando non c’erano ancora fertilizzanti sintetici, alcuni agricoltori hanno utilizzato l’urina nel 19esimo secolo”, afferma ancora il ricercatore. L’azoto contenuto nelle urine è minerale e quindi risulta essere molto efficace per la concimazione.
FRANCIA, URINA COME FERTILIZZANTE: “I FERTILIZZANTI CLASSICI SONO INQUINANTI…”
Il Laboratorio Acqua, Ambiente e Sistemi (Leesu) ha sviluppato un programma di ricerca sulla gestione di urina e feci umane: “Oggi noi arricchiamo i campi di azoto e fosforo grazie a fertilizzanti sintetici da risorse fossili”. Si tratta di una pratica inquinante, a differenza invece dell’utilizzo di fertilizzanti a base di urina dell’uomo che emettono un terzo di gas serra rispetto ai fertilizzanti standard.
Così sempre più coltivatori si stanno facendo sedurre da questo nuovo sistema. “Oggi ogni persona produce 1,3 litri di urina al giorno che è diluito in 150 litri di acque reflue”, spiega ancora il Leesu. Si tratta di un potenziale enorme, visto che la quantità di urina prodotta da una sola persona in un anno potrebbe essere trasformata in fertilizzante per circa 500 metri quadri di campi.