A due giorni dalla morte di due militari per una collisione tra i loro jet Rafale nell’est della Francia, c’è stato un altro incidente choc: un aereo è precipitato in mare al largo di Le Lavandou, a sud, venerdì, mentre erano in corso le commemorazioni per l’80° anniversario dello sbarco in Provenza. L’aereo è un addestratore militare Fouga Magister, un jet subsonico biposto e molto popolare tra gli appassionati di aviazione, ma privo di sedile eiettabile.



In questo caso, secondo la prefettura, apparteneva a un collezionista o a una società privata ed era coinvolto in un airshow, infatti stando a quanto riferito da un portavoce della Forza aerea e spaziale francese (AAE), si stava esibendo poco prima di una dimostrazione della Patrouille de France (PAF). L’incidente è avvenuto intorno alle 17:00: l’aereo si è schiantato in mare e il pilota non è riuscito a salvarsi.



Le immagini choc diffuse sui social network, autenticate dall’AFP, mostravano l’aereo leggermente decentrato e chiaramente fuori controllo, che si schiantava contro un gruppo di imbarcazioni da diporto. «Ci siamo chiesti se facesse parte dello spettacolo, prima di capire che era una cosa seria», ha dichiarato un testimone a Franceinfo. Un’altra persona che ha assistito alla tragedia in Francia a BFMTV ha raccontato quei momenti di choc: «Ci siamo tutti fermati e abbiamo capito, c’è stato un grande silenzio». Secondo l’agenzia di stampa, i vigili del fuoco hanno assistito molte persone in stato di shock o di malessere.



APERTA INCHIESTA SU INCIDENTE AEREO CHOC A LA LAVANDOU

In un comunicato stampa, la prefettura ha dichiarato che il corpo del pilota è stato rapidamente ritrovato dai servizi di emergenza: si tratta di un uomo nato nel 1959, secondo quanto dichiarato dichiarato all’AFP da Samuel Finielz, procuratore del Var, il quale però non ha fornito indicazioni sulle cause della tragedia in Francia. Dovrà chiarirlo l’inchiesta che è stata aperta: in primis bisogna recuperare il relitto dell’aereo per esaminarlo e capire se c’è stato un guasto meccanico, poi bisognerà verificare se il pilota ha avuto un malore.

Intanto, la prefettura ha anche sottolineato che per «garantire la sicurezza nell’area dell’incidente e preservare l’azione dei servizi di emergenza, la navigazione e le attività nautiche rimangono vietate nella zona» fino a nuovo avviso.

FRANCIA, IL SALUTO DI CLERMONT AL PILOTA MORTO

Bruno Clermont, membro del Centro di studi militari avanzati, ha fatto il nome di Didier Berger, 65enne ex pilota di caccia che aveva acquistato l’aereo una trentina di anni fa in Francia. L’informazione è stata confermata da Le Dauphiné Libéré. «Hai lasciato questo mondo ai comandi del tuo Fouga, caro Didier. Benvenuto al bar della squadriglia», ha scritto l’ex generale del corpo aereo nel suo post su LinkedIn.

Ha anche riferito che il padre, «anche lui appassionato di questo modello di aereo ed ex pilota della Marina, è morto nelle stesse circostanze il 7 settembre 2003 (…) ad Ajaccio, ai comandi di uno Zéphyr, la versione navale del Fouga Magister».