I sindacati dei vigili del fuoco della Francia si sono opposti all’obbligo vaccinale introdotto dal presidente Emmanuel Macron. Fra le categorie che infatti dovranno sottoporsi alla somministrazione del farmaco anti covid per legge, oltre al personale ospedaliero, vi sono anche i pompieri: “Entro il 15 settembre – le parole dell’inquilino dell’Eliseo – dovranno vaccinarsi tutti coloro che prestano i loro servizi in ospedali, case di cura, case di riposo, come anche i vigili del fuoco”. In risposta, sulla pagina Facebook Informazione Libera, è stata riportata una lettera firmata dai sette sindacati dei vigili del fuoco della Francia contro l’obbligo vaccinale, notizia ripresa da Bufale.net, e ancor prima da alcuni media francesi come Le Figaro e France Tvinfo.



Proprio con questi ultimi ha parlato Xavier Boy, presidente della FA SPP PATS nonché uno dei firmatari della lettera, che ha spiegato: “All’inizio della pandemia ci è stato detto che non stavamo correndo alcun rischio e siamo stati mandati al fronte senza protezione. Poi abbiamo chiesto ai vigili del fuoco che erano malati e senza sintomi di venire a lavorare, e ora, quando siamo in buona salute, siamo costretti a vaccinarci per proteggere la popolazione. Siamo pronti a sostenere legalmente tutti i vigili del fuoco che verranno licenziati perché non vaccinati”.



FRANCIA, VIGILI DEL FUOCOCONTRO L’OBBLIGO VACCINALE: “IMPOSSIBILE RICEVERE LA DOSE ENTRO IL 15/9”

Sébastien Delavoux, un altro sindacalista, gli ha fatto eco: “Attualmente molti centri vaccinali sono chiusi e con i crescenti ritardi per avere un appuntamento è quasi impossibile avere due dosi entro il 15 settembre”. Infine il commento di Eric Brocardi, portavoce della Federazione nazionale dei vigili del fuoco di Francia (FNSPF), che ha fatto sapere: “Se domani la vaccinazione è obbligatoria e dobbiamo dare l’esempio, obbediremo, non ci aspettiamo che ci siano rifiuti. I vigili del fuoco sono da tempo in prima linea nella vaccinazione, il loro personale medico vaccina la popolazione dallo scorso marzo. Da tempo hanno capito che è nel loro interesse, quello delle loro famiglie e delle persone a cui stanno aiutando. essere vaccinati”.

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