Francisco Ramon Lojacono è stato un calciatore molto amato dai tifosi, in particolare quelli della Fiorentina e della Roma, le squadre che hanno contraddistinto la sua carriera in Italia. Ma per quanto ricambiato, l’amore che a sua volta Lojacono provava per i tifosi non poteva essere pari a quello che l’argentino, arrivato dal San Lorenzo de Almagro, provava per le donne. Ne ha sedotte moltissime tanto da diventare un simbolo della dolce vita italiana degli anni Sessanta. Col pallone ci sa fare ma la testa non è quella giusta: frequenta nella Capitale Renato Rascel, Gino Cervi, Walter Chiari e quando capita si ricorda di andare al campo per allenarsi e tenere buoni dirigenti e allenatori finché era possibile. Viene anche convocato in Nazionale ma è proprio lì che Lojacono riesce a mettere a segno una delle sue conquiste destinate a destare maggiore scandalo.
LOJACONO E UNA 18ENNE CLAUDIA MORI
In Nazionale, Lorenzo Buffon, zio del campione del mondo del 2006, ha il compito di tenere Lojacono sotto controllo e un giorno, all’ora di colazione, va a chiamarlo nella sua camera e lo sorprende con la diciottenne Claudia Mori. Si sono conosciuti al Teatro Sistina, hanno anche girato assieme un film. La notizia diventa subito argomento per i quotidiani, in molti pensano che Claudia possa far mettere la testa a posto al dongiovanni argentino che in campo riesce sempre a farsi perdonare, ma non riesce nel contempo a passare da una conquista all’altra. Conquista anche Anna Magnani, ballano languidi tanghi fino all’alba, “A Ramo’, ma va’ a dormì, va,” deve dirgli a un certo punto lei. Inesauribile, diventerà un’icona di quella Roma che ha vissuto un periodo probabilmente irripetibile per ogni viveur: a vederla oggi, via Veneto, sembra di vedere ancora la sua ombra tarchiata, a caccia dell’ultimo drink e dell’ultima avventura.