Si è tenuto ieri nella cappella privata di Villa Grazia a Milo, l’abitazione di Franco Battiato, il funerale del musicista scomparso in forma strettamente privato. Ha celebrato un sacerdote molto amico di Battiato, padre Orazio Barbarino insieme a padre Guidalbeerto Bormolini anche lui grande amico del musicista che ha distribuito ai partecipanti una preghiera che, ha detto, l’artista recitava ogni mattina. Conosciuta come la preghiera dell’abbandono di Charles De Foucauld, religioso dichiarato beato da Benedetto XVI nel 2005, considerato dalla Chiesa un padre del deserto, spese gran parte della sua vita nell’Africa nord occidentale, intessendo forti rapporti di amicizia con le tribù tuareg. Il 27 maggio 2020 è stato riconosciuto un miracolo che consentirà la sua canonizzazione. Appartenente a una nobile famiglia francese, il religioso dopo una vita avventurosa nell’esercito francese, fu sempre attratto dall’Africa e dopo un viaggio in Terra Santa decise di prendere i voti. Ritiratosi in Siria cercò di dare vita a una congregazione religiosa per poi trasferirsi nel 1901 in Algeria. Fondò un romitorio, dove accolse i poveri della regione e studiò, per agevolare il lavoro dei futuri missionari, la lingua dei Tuareg. Viaggiò nel deserto e tra le città algerine e, a Tamanrasset, fondò un eremo. Si impegnò, inoltre, nella difesa delle popolazioni locali dagli assalti dei predoni. Proprio durante uno dei loro assalti venne ucciso in battaglia nel 1916. Non è un caso che un personaggio del genere avesse tratto l’attenzione di Franco Battiato, da sempre innamorato dei popoli medio orientali e nord africani. La preghiera in realtà “Abbandono”, non è un testo originale di Charles de Foucauld, ma un’estrapolazione da una delle sue meditazioni sulla crocifissione e morte di Gesù nel vangelo di Luca (23,46): “Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.” Il testo in prosa è da attribuirsi alla fondatrice delle piccole sorelle di Gesù di Charles De Foucauld, piccola sorella Magdeleine (1940). A Vatican News, Bormolini ha detto che : “Battiato credeva più nel mondo dello spirito che nel mondo della materia. Sapeva che c’era la possibilità di aprirsi a un mistero spirituale di bellezza a cui la porta della morte avrebbe potuto dargli accesso, anche in modo definitivo. Di questo era fermamente convinto”. Padre Bormolini ha raccontato anche che Franco Battiato ha avuto un suo percorso interiore molto ricco e che «si era aperto moltissimo alla mistica cristiana, contento di averne scoperto degli aspetti significativi». Tutto questo la dice lunga di come Battiato, almeno nei suoi ultimi anni di vita si fosse avvicinato alla fede cristiana. Ecco il testo della bellissima preghiera che recitava tutte le mattine:
Padre mio, io mi abbandono a Te,
fa’ di me ciò che ti piace.
Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me
e in tutte le tue creature:
non desidero nient’altro, mio Dio!
Rimetto l’anima mia nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore,
perché ti amo.
Per me un’esigenza di amore, il donarmi a Te,
l’affidarmi alle tue mani, senza misura,
con infinita fiducia:
perché Tu sei mio Padre!