”Torneremo ancora” è stato l’ultimo singolo pubblicato da Franco Battiato nel 2019. E’ contenuto nell’album omonimo di cui fanno parte delle versioni nuove di canzoni del Maestro già pubblicate, per l’occasione registrate durante le prove del tour con l’orchestra nell’estate del 2017. L’unico brano inedito è proprio ”Torneremo ancora”, composto insieme a Juri Camisasca. Quest’ultimo ne parlò durante una intervista radiofonica su Radio Tour Basilicata, per una puntata de ”I viaggi di Gulliver” di Walter De Stradis.



L’ennesima poesia di Franco Battiato, che in questo caso ha raccontato il rapporto con ”l’Alto” usando parole vere e profonde che solo lui sapeva come usare. Anche per cantare del destino che ci aspetta alla fine della nostra esistenza, prendendo in considerazione la reincarnazione. Camisasca, durante l’intervista, ha detto: ”La tematica della reincarnazione è molto complessa. Torneremo ancora si rifà ad una concezione di natura tipicamente orientale, soprattutto della via buddhista, la quale vede questa vita come una sorta di coinvolgimento ciclico per cui finché l’anima non si libera da tutte le sue componenti karmiche (da karma) noi continueremo a ripercorrere questo ciclo”.



Torneremo ancora, l’ultima opera di Franco Battiato

Da ora in avanti quando la ascolteremo, penseremo a quanto possa essere stata profetica questa canzone. Nel 2019 è arrivata dopo un lungo periodo di assenza dalle scene, a causa dei problemi di salute che colpivano già Franco Battiato. Tant’è che, al momento della pubblicazione dell’album contenente ”Torneremo ancora”, la presentazione è stata fatta dai suoi collaboratori che hanno raccontato il processo di registrazione e produzione. E hanno spiegato l’assenza dell’artista dicendo solo: ”Purtroppo il Maestro non sta ancora abbastanza bene e non può essere qui”. Inizialmente ci furono anche delle polemiche che la vedevano come un’operazione di sfruttamento, ma lo storico ingegnere del suono Pino Pischetola ci tenne a sottolineare che si trattava assolutamente di un disco ufficiale di Battiato e che il cantautore siciliano si emozionò a sentire il risultato finale.



A parlare della canzone inedita è stato il co-autore, Juri Camisasca, che nell’intervista a Radio Tour Basilicata ha rivelato tra le altre cose che in origine il brano doveva chiamarsi ”I migranti di Ganden”. Questi simboleggiano il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. Ma non era esattamente la fede ad accomunare i due autori, Camisasca spiega infatti il suo credo diverso da quello di Battiato: ”Il testo è un testo di speranza, dovrebbe diffondere gioia e credere ad un’altra vita dopo questa”.