E’ un racconto a cuore aperto in diretta televisiva quello di Franco Bechis, il direttore de Il Tempo. In collegamento con il programma di La7, In Onda, il noto giornalista ha spiegato che sua mamma è morta di covid dopo non essersi sottoposta al vaccino subendo l’influenza del suo medico di fiducia apertamente No Vax. “È un’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle. – ha raccontato parlando con i conduttori Concita De Gregorio e David Parenzo – purtroppo, mia mamma si fidava molto di uno di questi medici che era quello che ce l’aveva in cura, non ha mai avuto niente, aveva delle allergie quello le ha messo in testa che se lei avesse fatto il vaccino sarebbe morta. Mia mamma ha preso il Covid ed è morta di Covid e l’ho vissuto perché quell’ospedale dove è stata ricoverata in Piemonte è stato uno dei primi a non consentire la procedura per cui i familiari stretti potevano entrare, con gli scafandri e quindi ho visto cos’è successo a mia mamma”.



Quindi ha concluso il racconto aggiungendo: Quel medico lì io lo brucerei perché eravamo quasi riusciti a convincerla, avevo un appuntamento con un medico per fissare il vaccino purtroppo invece è stato troppo tardi. A quei medici non succede niente perché ci sono procedure lunghissime dell’ordine dei medici se non appartengono alla sanità, esercitano in proprio e non succede niente”.



FRANCO BECHIS: “OBBLIGO VACCINALE? E’ UN’INTENZIONE MA NON DEFINITIVA”

Bechis ha poi commentato le parole del premier Draghi sull’obbligo vaccinale durante la conferenza stampa di giovedì: “Secondo me è un’intenzione che però non era così tranchant e così definitiva e serve per dire che il governo va in quella direzione. Anche per mettere un po’ le ali a qualcun altro che debba fare il vaccino perché dice “tanto se poi arriva l’obbligo”.

E ancora: “Al di là del fatto che sia possibile farlo o non possibile farlo abbiamo visto con gli operatori sanitari è stata una delle prime vaccinazioni è stata molto alta, ovviamente c’è una fetta che non si è vaccinato. Ha fatto il decreto per obbligare tutti e le cose non sono cambiate quelle proporzioni, cioè quelli che sono e fortemente contrari ideologicamente contrari purtroppo ci sono tanti medici ideologici in questo”.