“TUTTO IN UN TEMPO PICCOLO”: IL DOCUFILM SU FRANCO CALIFANO CON INEDITI E…

Questa sera su Rai 2 (ore 21.20) propone “Tutto in un tempo piccolo”, il docufilm che celebra la vita, la musica e anche la poesia del compianto Franco Califano: andato in onda in prima tv sulla stessa rete, questo omaggio firmato da Massimo Cinque e Roberto Cipullo, e con i testi interpretati da Carolina Rey, arriva a quasi dieci anni dalla scomparsa del ‘Califfo’, avvenuta nel marzo 2013 a 75 anni e prova a ricostruire la complessa e poliedrica figura di quello che è stato non solo un artista, ma anche un “filosofo di strada” e ovviamente un viveur impenitente che proprio alla sua passione per il gentil sesso doveva il celebre soprannome.



Più che da documentario, una vita da film quella di Franco Califano, nato letteralmente… in volo a Tripoli, dato che la madre (di stanza in Libia all’epoca), ebbe le doglie in aereo e costrinse di fatto il pilota a un atterraggio di emergenza per consentire la nascita del piccolo Francesco. Insomma, un giramondo ante litteram sin dai primi giorni di vita: poi il ritorno in Italia e da lì l’amore per la musica con le prime canzoni scritte da giovane e un successo che lo porterà a vendere oltre 20 milioni di dischi in tutto il mondo, tanto da essere riconosciuto oggi come uno dei più ascoltati artisti nostrani all’estero.



CALIFANO, UNA VITA SREGOLATA TRA ‘POESIA’, ARRESTI E (TANTE) DONNE

Non solo canzoni, con all’attivo una trentina di dischi di inediti e raccolte per Franco Califano, ma anche testi scritti per vari colleghi e pure la passione per la poesia per quello che è stato un vero e proprio filosofo, punto di riferimento per più di una generazione e tra i principali interpreti, seppure a modo suo, della romanità più verace ma anche spontanea. Non a caso, da vero ‘poeta maledetto’ ha conosciuto anche vizi e sregolatezza: tutti lo ricordano come un playboy ma pure gentiluomo; amava vantarsi delle sue conquiste -forse un moto di rivalsa dopo la severa educazione impartitagli dai genitori in un collegio ecclesiastico- pur trovando anche il tempo, tra un amore e l’altro, di farsi portare all’altare a soli 19 anni da Rita Di Tommaso, che lo rese padre di Silvia.



E poi ancora un mito che cresceva e rese di fatto Franco Califano un autore di culto e voce molto ascoltata già in vita, le vicissitudini giudiziarie con tanto di arresto di stupefacenti nel 1970, un nuovo arresto a metà degli Anni Ottanta e la vicenda che lo vide coinvolto assieme a Enzo Tortora con le pesanti accuse di traffico di stupefacenti e associazione a delinquere; assolto con formula piena da tutte le accuse perché “il fatto non sussiste” ma una macchia nella carriera che tuttavia ha contribuito a quell’immagine di ‘maudit’ romanesco e forse invidiato da molti. Poi, negli ultimi anni, ecco la partecipazione a un reality tv e il ritiro progressivo dalle scene causa anche un incidente domestico, prima dell’infarto che lo portò via nel 2013 poco tempo dopo l’ultimo concerto. Tutto il resto è noia (forse): ma quanto ci siamo divertiti, Franco.