E’ morto Franco Casalini: lutto nel mondo del basket italiano e internazionale che piange la scomparsa dell’allenatore, storico secondo di Dan Peterson negli anni ruggenti dell’Olimpia Milano e delle vittorie in Coppa dei Campioni del sodalizio meneghino. Franco Casalini aveva 70 anni, li aveva compiuti lo scorso primo gennaio, ed aveva guidato l’Olimpia anche da primo allenatore, conquistando nella stagione 1987-88 lo storico bis in Coppa Campioni, dopo il trionfo della stagione precedente.



Nell’annata successiva conquista lo scudetto nella indimenticabile finale con Livorno, con il canestro toscano annullato a fil di sirena e la vittoria conquistata dunque quando il parquet livornese era già pieno di tifosi in festa. Momenti storici del basket italiano di fine anni 80, quando la nostra pallacanestro era una potenza europea anche a livello internazionale con numerosi successi delle squadre di club, con l’Olimpia a fare da capofila.



FRANCO CASALINI, MISTERO SULLE CAUSE DELLA MORTE

Secondo le notizie arrivate nelle ultime ore, Casalini sarebbe stato trovato morto nella sua abitazione, con le cause del decesso che sono però ancora da appurare. L’ipotesi più probabile è ovviamente quella del malore incorso mentre Casalini era solo in casa, non potendo dunque essere soccorso. Dall’inizio degli anni 2000, terminata l’esperienza da allenatore dopo le avventure a Forlì e a Roma, Casalini è diventato noto come commentore delle partite di basket italiano ed europeo. La sua voce si è ascoltata di consueto prima per Tele +, poi per Sky Sport e infine per Eurosport, passando per le final four di Eurolega. Il suo modo garbato di raccontare il basket è entrato nel cuore degli appassionati, famosa la sua espressione riferita alla pallacanestro: “Lo sport che tende al cielo“.

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