Si è sentito smarrito, al punto tale da pensare di mollare tutto, la carriera di una vita. Franco Coppi, dopo la sentenza del processo di Avetrana per l’omicidio di Sarah Scazzi, celebrato nei confronti di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano, ha sentito “assai forte la tentazione di abbandonare tutto ciò che fino a quel momento aveva costituito, con l’Università, la ragione della mia vita“. L’avvocato lo mette nero su bianco nel libro “Il delitto di Avetrana” in uscita. Il legale, che ha difeso anche Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi, parla a Il Giornale di “uno sconforto, uno smarrimento e quasi la paura dell’inutilità e della vanità dell’opera della difesa, mai prima provati tanto intensi e così forti da spingermi all’abbandono“, dovuto ad una “successione ininterrotta di errori, pregiudizi, falsità e di incomprensibili sentenze di condanna“.
L’avvocato continua a credere che Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano non abbiano ucciso Sarah Scazzi. “Sono così convinto dell’innocenza di queste due malcapitate che questo processo mi colpisce così dolorosamente per le pressioni mediatiche che hanno portato a una sentenza ingiusta, che non coglie la verità. È vero, la voglia di mandare tutto a quel Paese è stata molto forte“. Eppure, una revisione del processo non è all’orizzonte. “Per chiederla è necessario che ci siano nuovi fatti. Se qui non si fa avanti nessuno ad ammettere di aver detto il falso non è possibile. Abbiamo fatto ricorso alla Corte europea, ma è un discorso diverso dalla revisione“.
I DUBBI DI COPPI SU RIFORMA CARTABIA E MAGISTRATURA
Ma l’avvocato Franco Coppi nell’intervista a Il Giornale ha parlato anche della riforma Cartabia, su cui ha “molte perplessità“. Alla luce della sua esperienza, non crede che tale riforma “possa contare su contributi significativi alle storture della giustizia, anche perché sono così tante e tali che non si può pensare di risolverli con questo tipo di provvedimento“. Ciò che servirebbe, invece, per Coppi è una riforma dell’udienza preliminare, un istituto “fallito” che va sostituito, non ritoccato. Positivo il giudizio sull’attuale Guardasigilli Carlo Nordio: “È un magistrato di grandissima esperienza, so che affronterà il tema della giustizia con cognizione di causa. Posso solo augurargli buon lavoro“. Intanto si avvicina la nomina dei 10 membri laici del Csm da parte del Parlamento. “C’è da sperare che vengano scelte persone che siano in grado di assolvere al loro compito. Credo poco ai pronunciamenti astratti, voglio vederli all’opera“, afferma il legale. Infine, Franco Coppi non si sbilancia sul futuro della magistratura dopo i vari scandali: “Se penso a tutta una serie di magistrati che ho conosciuto sono ottimista, se penso a un’altra serie di magistrati sono pessimista“.