Franco Di Mare in commissione Vigilanza Rai sul caso Fedez dice la sua e spazza via ogni incertezza, o quasi, sul caso Concertone che ha scosso l’opinione pubblica in questo particolare momento in cui si disquisisce molto sul politicamente corretto. Chi ha seguito la questione sa bene che il rapper è salito sul palco in difesa del DDL Zan mettendo poi insieme nel suo discorso una serie di uscite choc di alcuni esponenti della Lega come simbolo dell’omofobia e della violenza che il Decreto deve combattere. Diciamo che sulla prima parte non ci sarebbe stato alcun problema ma sulla seconda, quello sull’attacco frontale al Partito di Salvini, sì, almeno secondo quanto si evince da una telefonata postata poi dallo stesso Fedez in cui gli organizzatori dell’evento, e in parte anche la Rai, hanno cercato di censurarlo, almeno a suo dire.
Franco di Mare “Fedez? Fatti manipolati valutiamo querela”, la risposta di Fedez
Sulla questione è intervenuto il direttore di Rai3 Franco Di Mare in commissione Vigilanza Rai facendo sapere che s sta valutando “una querela per diffamazione con richiesta civile di danni considerato che esiste un danno di immagine e che la reputazione oggi è una cosa importantissima nella vita economica di un’Azienda e nella vita professionale di ciascuno di noi. E questo danno c’è stato”. A quel punto il Fedez non arretra e risponde a tono dicendosi un privilegiato perché ha anche la possibilità di pagare e difendersi da queste accuse in un eventuale processo ma se sul palco ci fosse stato un altro artista meno fortunato di lui? Lui stesso nel suo intervento social ribadisce: “Se al posto mio su quel palco ci fosse andato un artista che ha un po’ meno potere di me e che non è privilegiato come me e gli avessero chiesto di non fare nomi e cognomi, e magari avrebbe subito delle ripercussioni per le quali avrebbe perso l’opportunità di esibirsi, avrebbe perso l’opportunità di lavorare. Che cosa avrebbe fatto al posto mio? Avrebbe ceduto probabilmente”.