Gli anni sessanta saranno i migliori per la carriera di Franco e Ciccio, il duo comico siciliano composto da Ciccio Ingrassia e Franco Franchi. Dopo un inizio vincente in teatro, i due artisti infatti verranno notati anche al di fuori degli spettacoli nei vari teatri, riuscendo ad entrare a far parte del cast di Appuntamento a Ischia di Mario Mattioli, fortemente voluti dallo stesso regista. Anche se sarà la pellicola I due della legione di Lucio Fulci a regalare una sferzata di popolarità ai due artisti, appena due anni dopo la loro prima apparizione nella cinematografia italiana. L’apice del successo arriverà a metà del Sessanta, quando realizzeranno fra gli altri lavori anche il film “Nel sole di Aldo” Grimaldi. Una pellicola che Rai 1 trasmetterà nella sua seconda serata di oggi, sabato 31 agosto 2019, e dove li ritroveremo nei panni di un maggiordomo e un autista, amici stretti del personaggio di un giovanissimo Al Bano Carrisi. Sarà la pellicola che tra l’altro darà la possibilità al cantante di incontrare il suo primo grande amore, Romina Power, e di mantenere su di sè i riflettori musicali. Nella pellicola Franco e Ciccio hanno di sicuro un ruolo di primo piano, ma collaterale rispetto a quello di protagonista regalato al Leone di Cellino. Anche se nella locandina storica del film è possibile vederli in primo piano rispetto ai due innamorati in erba, forse una scelta della produzione per attirare ancora di più l’attenzione del pubblico, dati gli alti incassi che il duo comico era solito registrare in quegli anni con tutti i loro lavori.



Franco e Ciccio, una critica mai benevola

La critica non è mai stata benevola nei confronti di Franco e Ciccio, anche se il duo comico è riuscito a conquistare del tutto il pubblico italiano fin dalla sua apparizione nei teatri. All’inizio in realtà Franco Franchi non era poi così convinto di unirsi a Ciccio Ingrassia per formare un sodalizio artistico, sia per la differenza d’età sia perché provenivano da due ambienti del tutto diversi. Ciccio in quegli anni è già capocomico di una compagnia e si accorgerà subito delle potenzialità del futuro socio in affari, così come delle sue forti lacune in ambito di recitazione e lingua italiana. “Franco arrivava da una famiglia poverissima”, dichiara in un’intervista Giordano Lupi parlando del suo libro Soprassediamo. Per questo Franchi era propenso ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, al contrario di Ciccio che invece avrebbe voluto selezionare le offerte migliori. “Non a caso se ne accorse Fellini che lo volle in Amarcord”, ricorda ancora lo scrittore parlando di Ingrassia e delle sue brillanti doti di attore. “Arrivavano a tutti, anche a chi non aveva nessuna cultura”, aggiunge poi spiegando come mai il pubblico abbia così amato il duo comico. Al contrario della critica che punterà sempre il dito contro Franco e Ciccio, a causa della scelta di basare la loro carriera sulla parodia e la farsa, due generi poco apprezzati dai critici e tuttavia in grado di regalare successi mai visti. Come l’incasso ottenuto grazie a I due figli del leopardo di Sergio Corbucci, dieci volte maggiore rispetto a quanto ottenuto da Il Gattopardo di Luchino Visconti, nonostante si proponesse come sua parodia.

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