La differenza tra i due l’ha fatta l’amore. Giorgio Panariello ne è consapevole e continua a sottolinearlo ogni volta che parla del fratello Franco morto a 50 anni. I due hanno avuto una vita diversa proprio perché Giorgio fu affidato alle cure dei suoi nonni mentre Franco rimase in collegio fino a quando non fu adottato da una famiglia benestante con la quale le cose non andarono bene. Dopo alcuni problemi, la fuga e un furto, l’adozione fu annullata e così tornò di nuovo in collegio, in quel di Siena, ma anche in quel frangente le cose peggiorarono subito tanto che, dopo una serie di guai, fu espulso. A quel punto toccò ai nonni prendersi cura di lui portandolo a casa a Cinquale e a quel punto i due fratelli si conoscono. Ma anche quello gli andava stretto. Giorgio Panariello parla del fratello come di una persona libera ed è proprio quella libertà e quella voglia di avere l’amore della sua vera madre, che lo portò a fuggire per raggiungerla a Napoli.
Franco, fratello di Giorgio Panariello, chi è e come è morto?
Comunque la sua vita non cambiò, i tormenti lo portarono incontro a dolorose esperienze in carcere e poi verso la droga. All’età di 37 anni, il fratello Giorgio, lo instradò alla disintossicazione portandolo a San Patrignano, da dove uscì sei anni dopo circa. Grazie all’appoggio di persone a lui affezionate, qualche anno dopo, si era finalmente inserito normalmente nella società, aveva lavorato come giardiniere, ma a 50 anni è arrivata la morta quando è stato trovato riverso in un’aiuola del lungo mare di Viareggio in seguito a quello che è stato definito un arresto cardiaco forse dovuto proprio alle sostanze assunte.