Giorgio Panariello a Verissimo parla anche del fratello Franco, morto a soli 50 anni. Un vissuto difficile e un bruttissimo vizio che l’ha portato fuori strada per diverso tempo. “Erano gli anni ’80 in tutta Italia c’è stato il boom della eroina e in special modo nei posti dove abito io, la Versilia è molto bella d’estate, ma l’inverno è molto lungo e freddo” – racconta Panariello – “molti danni li ha fatti la noia, questi ragazzi non avevano da fare niente, dopo la scuola ai margini delle pinete”. Il conduttore e comico toscano ricorda l’ultima volta che ha visto il fratello: “l’ho visto prima della vigilia di Natale, il 23 dicembre, l’ho invitato per la vigila, ma aveva già i suoi appuntamenti ed è stato l’ultimo giorno che l’ho visto. Il 26 mattina è arrivata la telefonata di Carlo Conti e sono andato subito all’obitorio di Viareggio”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Franco, fratello Giorgio Panariello: “era un poeta, spirito libero, uno generoso”

Franco è il fratello di Giorgio Panariello morto nel 2011 a soli 50 anni. L’attore ed imitatore toscano a distanza di nove anni dalla tragedia ha deciso di raccontare la storia di Franco nel libro “Io sono mio fratello”. Una sorta di dichiarazione d’amore al fratello su cui è stato detto di tutto, ma su cui Panariello vuole fare luce raccontando una volta e per tutte la verità. “Tra me e Franco la differenza l’ha fatta la fortuna” – ha precisato Giorgio Panariello durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair. Il comico toscano non ha alcun dubbio: “ho avuto soltanto più culo di lui, ma Franco avrei potuto essere io. Nessuno dei due aveva mai saputo chi fosse nostro padre e mia madre, che ci aveva messi al mondo troppo in fretta, non era stata in grado di assolvere alla sua funzione. Io, nato un anno prima di lui, venni affidato ai nonni. Lui finì presto in collegio senza incontrare affetto e attenzioni. A Franco, nella vita, è mancato soprattutto l’amore”. Ma chi era davvero Franco Panariello? A fornirci un profilo di questo uomo è stato proprio il fratello Giorgio.



Giorgio Panariello: “mio fratello Franco era un ragazzo selvaggio, una persona buona”

E’ Giorgio Panariello a raccontarci chi era davvero il fratello Franco dalle pagine di Vanity Fair. “Era un ragazzo selvaggio. Franco. Una persona buona. Un ossimoro vivente. Una contraddizione. Un bugiardo patologico e al tempo stesso un uomo di parola. Un generoso. Uno che se ti rubava ventimila lire dal portafogli, quindici, stia pur certo, le spendeva per offrirti da bere” – ha detto Panariello che ha proseguito – “era uno che l’amore di cui le parlavo lo cercava ossessivamente: nelle ragazze, nel calcio e negli amici. Lo ha profuso per anni nella fumosa speranza di incontrarlo senza mai riuscire a trovarlo G davvero. O forse, quando è accaduto, era talmente confuso dall’eroina da non essere in grado di rendersene conto”. Il loro rapporto di fratelli ha vissuto alti e bassi e sono arrivati anche alle mani come ha raccontato proprio Panariello: “eravamo entrambi disperati. Una notte al culmine dell’esasperazione mi aggredì perché secondo lui gli avevo nascosto le sue pasticche e non ci vidi più. Lui tentò di darmi un pugno, io evitai il colpo e lo picchiai, forte, per la prima e ultima volta della mia vita”. Uno scontro che termina con la decisione di Giorgio di andare via, ma prima lascia un biglietto “mi dispiace di non essere riuscito a dimostrarti che vivere come me fosse meglio”. Molto tempo dopo però è Franco a chiedere aiuto al fratello : “mi diede ragione e mi chiese aiuto, il nostro rapporto migliorò definitivamente”. Poi la terribile notizia della sua morte, una morte che di cui ancora oggi Panariello non riesce a capacitarsi.

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