Stanno facendo parecchio discutere le parole di Franco Gabrielli su Matteo Salvini, reo di aver sfoggiato con una certa insistenza le divise delle forze dell’ordine. Il capo della Polizia, dopo aver parlato di un «segno d’attenzione» da parte dell’ex ministro, nel giro di qualche mese sembra aver cambiato idea. E non mancano le reazioni, a partire dal quesito di Maria Giovanni Maglie: «Il capo della polizia Gabrielli critica le magliette e le felpe di Matteo Salvini: “Così facendo si rischia di immaginare che i cittadini siano una banda di idioti…” Dirlo prima no? Eroi del deep state». E le parole di Gabrielli non sono passate inosservate nemmeno a Oscar Giannino, che su Twitter ha tenuto a precisare: «L’ho pensato subito. Non cambio idea. Con rispetto pieno e condividendo quanto dice, penso però che l’Italia sarà guarita quando capo Polizia riterrà di dire queste cose su un ministro dell’Interno nel momento stesso in cui le ravvisa, con ministro in carica». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SALVINI CON LE MAGLIE DELLA POLIZIA? LA GENTE NON E’ SCEMA”
Franco Gabrielli torna a parlare di Matteo Salvini e dell’abitudine dell’ex ministro dell’Interno di indossare le magliette delle forze dell’ordine. «Lui veramente lo utilizzava come una modalità per farsi sentire come parte», ha dichiarato il capo della Polizia di Stato, come riportato da Repubblica. E quindi ha ribadito ciò che ha sempre detto: «Un ministro dell’Interno che è l’unica autorità di pubblica sicurezza, vertice politico della Polizia di Stato ha bisogno di una t-shirt per riaffermare questa sua funzione?». Per Franco Gabrielli questa abitudine crea un rischio. «Così facendo si rischia di immaginare che i cittadini siano una banda di idioti, che hanno bisogno di una t-shirt, di un vessillo per riaffermare una cosa di questo genere». Ma il capo della Polizia, che in passato aveva definito la scelta dell’allora ministro “un gesto di attenzione”, ci tiene a precisare una cosa. «Se mi sono sentito offeso? No».
FRANCO GABRIELLI, DA MATTEO SALVINI A LUCIANA LAMORGESE
Ma Franco Gabrielli ha parlato anche del nuovo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Il capo della Polizia si è detto fiducioso sulla collaborazione. «Sarà semplice parlare perché è un collega che parla la mia stessa lingua». Ma Gabrielli ha rivolto anche un appello al governo, affinché «metta mano quanto prima al nuovo contratto di lavoro». Questo perché «la gente ci deve vedere in strada soprattutto quando ha bisogno di sentirci vicini, vale a dire di notte, nei giorni festivi, e tutto questo deve essere remunerato». Così come lo aveva detto a Matteo Salvini, il capo dello Stato lo dice anche al neo ministro dell’Interno, che è anche una collega. «Il tema del nuovo contratto di lavoro è importante non per arricchire le strutture ma per consentire a noi di fare il lavoro in nome dei cittadini che sono la nostra unica ragione di esistere». Ma Gabrielli a Napoli ha anche risposto a chi gli chiedeva della rabbia della famiglia del vigilantes ucciso per il permesso dato ad uno dei killer. «Come dargli torto».