Com’è morto Franco Gatti? il morbo di Crohn peggiorato durante la pandemia e il suicidio del figlio Alessio

Franco Gatti, componente storico del gruppo dei Ricchi è Poveri, è morto il 18 ottobre 2022, a ottant’anni, segnando la fine di una vita intensa ed una carriera straordinaria. La notizia della sua scomparsa lasciò di sasso gli amici di sempre e ifan, fino a quel momento ignari delle complicazioni di salute con le quali, nelle ultime settimane di vita, il cantante aveva dovuto farei i conti. Franco Gatti ha lottato per anni contro il morbo di Crohn, una malattia debilitante che è ricomparsa a seguito del Covid. Ma come è morto Franco Gatti? Sicuramente non da solo, ma accompagnato dall’amore instancabile della moglie Stefania Picasso che l’ha accompagnato per 42 lunghissimi anni di vita insieme e che pure negli ultimi giorni di vita del marito non ha voluto far mancare la sua compagnia: Ti amo e ti amerò sempre’, sono le ultime parole che Franco gatti ha dedicato alla moglie prima di morire.



La vita del cantante è stata permeata da profonde tragedie, in particolare la perdita prematura del figlio Alessio, avvenuta nel 2013 a soli 22 anni. Alessio Gatti fu stato trovato senza vita nella sua casa di Genova, vittima di una tragica combinazione di alcol e droghe. In una delle ultime interviste, Franco Gatti ha condiviso la dolorosa storia e il trauma legato alla scomparsa del figlio, sottolineando che non c’era alcuna dipendenza da droghe. La morte di Alessio ha segnato un punto di svolta anche nella vita dell’artista, portandolo a ritirarsi dalla scena musicale italiana.



Franco Gatti, chi era l’icona e il pilastro del quartetto dei Ricchi e Poveri

Franco Gatti, nato a Genova nel 1942, ha iniziato il suo percorso musicale giovanissimo, suonando nei locali genovesi con l’amico Angelo Sotgiu. Questa amicizia è stata fondamentale per la creazione dei Ricchi e Poveri nel 1968, insieme ad Angela Brambati e Marina Occhiena. Il quartetto ha rapidamente conquistato il pubblico grazie alla loro alchimia speciale.

Gatti, con la sua mitica voce e la capacità di tenere il palco, diventò un pilastro del gruppo, contribuendo a successi come “Sarà perché ti amo”, “Mamma Maria” e “Che sarà”. Dopo il successo degli anni ottanta, il gruppo si è trasformato in un duo a causa dell’abbandono di Franco Gatti, motivato da profondi traumi e drammi familiari, e all’allontanamento di Marina Occhiena.