Franco Gatti, com’è morto? La moglie: “Patologie croniche, dopo Covid mai più ripreso”

Lo scorso 18 ottobre Franco Gatti è morto all’età di ottant’anni all’ospedale San Martino di Genova, dove era ricoverato da diversi giorni. La sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo della musica e soprattutto lo storico gruppo dei Ricchi e Poveri, che ha perso una delle sue icone principali. Per la moglie Stefania Picasso è stato un durissimo colpo. In famiglia le cose non erano più le stesse dal quando Franco aveva preso il Covid, ma soprattutto un’ombra indelebile era piombata nella vita del cantante e consorte dopo la morte del figlio Alessio.



“Franco aveva delle patologie croniche, ha lasciato il gruppo dei Ricchi e Poveri perché non ce la faceva più per via della sua salute. Due anni fa ha avuto il Covid e da quel momento non si è mai più ripreso”, ha precisato Stefania dopo la sua morte.

Franco Gatti, dopo il Covid ulteriori problemi di salute

Era la nostra voglia di fare festa, ora l’incantesimo si è rotto”, ha confidato sconvolta Marina Occhiena, altro storico elemento dei Ricchi e Poveri. Insomma gli ultimi due anni sono stati davvero complicati per Franco Gatti, che recentemente a Storie Italiane aveva spiegato il deteriorarsi delle sue condizioni di salute. “Il Covid mi ha risvegliato il morbo di Crohn che ho avuto da ragazzo e che era sparito per 30 anni. Sono stato curato dal dottor Furnari con del cortisone, che ha fatto bene da una parte e male dall’altra, perché mi ha fatto venire la candida nello stomaco e un piccolo herpes”.



Al di là della malattia, come dicevamo, la vita di Franco Gatti era cambiata drasticamente con la morte del figlio Alessio, per il quale aveva deciso di abbandonare la band “perché non salivo più sul palco con la stessa gioia”.

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