Com’è morto Franco Gatti dei Ricchi e Poveri?

Franco Gatti è stato uno storico componente del gruppo dei Ricchi e Poveri. Il cantante è scomparso lo scorso 18 ottobre all’età di 80 anni.  Gatti aveva raccontato la sua malattia nello scorso febbraio in tv: “Il Covid mi ha risvegliato il morbo di Crohn che ho avuto da ragazzo e che era sparito per 30 anni. Sono stato curato con del cortisone, che ha fatto bene da una parte e male dall’altra, perché mi ha fatto venire la candida nello stomaco e un piccolo herpes”. Gatti ha lasciato la figlia Federica e la moglie Stefania Picasso, una laurea in architettura ma sempre lontano dai riflettori.



Franco Gatti aveva lasciato nel 2017 il gruppo dopo la tragica perdita del figlio Alessio. Sempre in tv raccontò: “Mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco”. In quella puntata della trasmissione Storie Italiane aveva detto “di essere stanco” e “che dopo la scomparsa di Alessio” per lui “era cambiato tutto”. “Penso che Alessio sia il mio angelo, che mi venga dietro e mi aiuti” aggiunse. E ancora in un’altra intervista: “Mio figlio beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia. Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così. Credo che ci rincontreremo, lo spero”.



Franco Gatti e l’esordio con i Ricchi e Poveri

Franco Gatti è stato uno dei componenti storici del quartetto musicale. Gli altri sono Angela Brambati, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu. Hanno cominciato insieme sul finire degli anni Sessanta e hanno di recente festeggiato 50 anni di carriera. Dal 1981 erano diventati un trio, a seguito della scelta di Marina Occhiena di lasciare il gruppo per rincorrere la carriera da solista. Nel 2015, all’età di 74 anni, anche Franco Gatti decide di ritirarsi dalla scena musicale per dedicarsi maggiormente alla sua famiglia. L’avanzare degli anni e la prematura scomparsa del figlio Alessio, sono stati i complici del suo “bisogno di normalità“.



Aveva poi partecipato alla reunion de I Ricchi e Poveri sul palco di Sanremo nel 2021, ma ormai la sua attività musicale si era conclusa. Il nome Ricchi e Poveri nacque da un’idea di Franco Califano perché, diceva, erano “ricchi di idee, ma poveri di soldi”. Califano venne presentato ai Ricchi e Poveri da un amico genovese. Per loro fu una svolta: li aiutò e produsse agli esordi. “Prima dei Ricchi e Poveri – raccontò Gatti a Vieni da Me nel 2019 – ho fatto parte di un altro gruppo musicale, i Jazz, un gruppo che ha anche avuto molto successo a Genova e in Liguria. Il gruppo poi si è sciolto e piano piano sono nati i Ricchi e Poveri”. Poi Gatti raccontò un paio di aneddoti: “Nel 1970 presentammo La prima cosa bella al Festival di Sanremo, tornammo a casa e sull’autostrada fummo fermati dalla polizia. Noi avevamo una vecchia macchina scassata. Ma quando scesero gli agenti ci dissero: ragazzi, siete fortissimi”. “La prima cosa bella doveva cantarlo Gianni Morandi ma si rifiutò. Nel 1981 Gianni poi non volle neanche fare Che sarà. Aveva altre cose in testa Gianni evidentemente. Forse voleva solo andare a comprare il latte”.