L’addio di Franco Gatti ai Ricchi e Poveri per…

Franco Gatti è una delle personalità più iconiche e amate del quartetto dei Ricchi e Poveri e della musica in generale. Da buon uomo di spettacolo, Franco non ha mai fatto trapelare il dolore che ha vissuto a partire dalla scomparsa del figlio, Alessio Gatti, venuto a mancare nel 2013 dopo aver assunto un cocktail letale di alcol e droga. Il giovane Alessio (all’epoca aveva soltanto 22 anni) è stato stroncato da un infarto: la sua vita, fino a quel momento, era stata caratterizzata da una serie di eccessi e di vere e proprie follie che alla fine l’hanno condotto alla morte.



Alessio fu trovato esanime nella sua casa di via Capolungo a Nervi, quartiere di Genova, lasciando un grande vuoto nella vita dei suoi genitori. Franco, in particolare, ha parlato in diverse occasioni della vicenda che più di tutte lo ha segnato, a volte anche dividendosi il racconto con sua moglie Stefania. Alessio, precisa, non era un cattivo ragazzo, ma i suoi vizi lo tenevano schiavo: sono stati proprio loro, alla fine, a provocarne il decesso.



Franco Gatti ricorda il figlio scomparso

Ospite di una puntata di Vieni da me, qualche anno fa, Franco Gatti aveva parlato del suo rapporto con il figlio e di come fosse stato proprio lui a trasmettergli l’attitudine per gli affari. Alessio, infatti, non era soltanto un ragazzo ‘problematico’, con una grave dipendenza dall’alcol e dalle sostanze stupefacenti: è vero, questo lo aveva limitato, ma non gli aveva impedito di affermarsi comunque come un trader di successo seguendo le orme di suo padre.

Non tutti sanno che Franco Gatti ha sempre giocato in borsa per ‘arrotondare’. “Gli feci vedere come facevo”, raccontò alla Balivo. “Dopo sei mesi era migliore di me. Di studiare non se ne parlava, però era un tipo così”. Un tipo sveglio, insomma, anche se gravemente segnato dalle circostanze della vita.